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NBA, gli "Splash Brothers" segnano 15 triple ma perdono: non era mai successo prima

NBA
©Getty

Segnare 66 punti in due, mandare a bersaglio 15 triple eppure entrare nella storia dalla parte sbagliata: è successo nella notte a Steph Curry e Klay Thompson, mai così prolifici dalla lunga distanza senza saper trascinare la loro squadra alla vittoria

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Corsi e ricorsi storici. Steph Curry e Klay Thompson si sono guadaganti il soprannome "Splash Brothers" dieci anni fa, in una partita contro Charlotte (allora si chiamavano Bobcats) andata in scena il 12 dicembre 2012. In quel primo tempo le due guardie degli Warriors combinarono per 25 punti e 7 triple a bersaglio, e il responsabile dell'account Twitter di Golden State - Brian Witt - per la prima volta digitò il soprannome "Splash Brothers" (ispirato dai "Bash Brothers" del baseball, Mark McGwire e Jose Canseco, sempre a Oakland). Oggi, sempre contro Charlotte, un decennio dopo, gli "Splash Brothers tornano a far parlare. Perché contro gli Hornets combinano per 66 punti in due (39 sono di Curry, 27 di Klay Thompson) e di triple ne mettono a segno la bellezza di 15 (8 il primo, 7 il secondo). 

Ebbene, non era mai successo prima nella loro carriera che Steph Curry e Klay Thompson segnassero assieme 15 canestri da tre e gli Warriors uscissero sconfitti dal campo (con 12 triple combinate il record è 51 vinte-6 perse). Un momento no, per la squadra - arrivata a 4 sconfitte in fila - e anche per le loro superstar, protagoniste anche dell'ultimo possesso: Curry raddoppiato deve scaricare in emergenza su Thompson, ma il tiro disperato sulla sirena del n°11 non va a bersaglio. E così - pur eccellenti in campo - gli "Splash Brothers" per una volta entrano nella storia dalla parte sbagliata.

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