Sei vittorie in fila a Sacramento non si vedevano dal 2005 e per festeggiarle i Kings si godono il "raggio" che parte direttamente dal tetto dell'arena avveneristica della capitale californiana. Un coro diventato virale tra i tifosi e sui social, tanto da ridefinire i Kings come #BeamTeam - una squadra che vuole finalmente a tornare ai playoff
Tre parole ripetute come un mantra portafortuna, come una potenziale profezia che spinge la squadra a non fermare la sua corsa dopo anni costellati di sconfitte. “Light the Beam!”, un coro che ultimamente si è alzato più volte sugli spalti dell’arena di Sacramento, riuscita a mettere insieme una striscia di sei vittorie in fila che nella capitale californiana non si vedevano dal 2005 (dai tempi di Mike Bibby e Cuttino Mobley, per intenderci). E pensare che basta così poco per tornare a vincere: un raggio della vittoria, il “beam” invocato dal pubblico che si accende sul tetto del Golden 1 Center ogni volta che la squadra conquista il successo e che illumina il cielo sopra lo skyline del centro di Sacramento. Una delle tante novità - avevamo già parlato della campana usata in allenamento - che in questa stagione paiono aver definitivamente scosso i Kings: “Mi piace l’idea che sia come un messaggio lanciato nello spazio”, spiega il proprietario Vivek Ranadivé. “Arriva sicuramente più lontano di quanto l’occhio umano possa percepire. Voglio che anche gli alieni lo vedano”, scherza dopo una vittoria che proietta i Kings in zona playoff.
Un pulsantone viola posto a bordocampo, con sopra la scritta in bianco: “Kings Win”, che di volta in volta viene schiacciato da un giocatore diverso mentre il pubblico canta: una novità introdotta lo scorso 16 settembre in occasione del “916 Day” a Sacramento, una ricorrenza molto sentita in città. Un’idea che trae ispirazione da quanto già fatto in passato dai Los Angeles Angels al loro stadio a Anaheim: dopo ogni vittoria, un messaggio luminoso per far sapere al mondo del successo della squadra di baseball. Una decisione che ha convinto tutti da subito, a partire da giocatori e tifosi che hanno abbracciato l’iniziativa rilanciando il messaggio sui social (il modo migliore per rendere virale un’iniziativa). Tanto che è stato brevettato anche un nuovo nomignolo: #BeamTeam, che sia la volta buona di usarlo anche nella seconda metà di aprile? A Sacramento sperano davvero che l'attesa sia finita.