Un conto è perdere, un altro è incassare pesantissimi passivi sera dopo sera: dopo un mese e mezzo di stagione regolare, nessuna squadra - nel nuovo millennio - ha perso in maniera così brutale come gli Spurs di questo campionato, non lontani dai 20 punti di scarto medio nelle loro sconfitte. L'analisi statistica di una stagione davvero difficile per gli uomini di coach Popovich
Gli Spurs stanno ricostruendo, si sa. Gli Spurs stanno perdendo tanto (una sola vittoria nelle ultime 17 gare, dopo essere partiti 5-2) e fa parte del piano. Gli Spurs però stanno perdendo in maniera spesso fragorosa, l'ultimo ko incassando 133 punti da Phoenix (per un pesante -38) solo l'esempio più recente nel tempo. Ma di rovesci importanti la squadra allenata da coach Popovich quest'anno ne ha già incassati parecchi - fin dall'esordio stagionale. Quella sera furono gli Charlotte Hornets a vincere di 27, rifilando agli Spurs 129 punti; poi ce ne sono stati 134 da Minnesota, 143 da Toronto, 132 da Golden State, 130 da Sacramento e 143 dai Lakers, prima di arrivare alla sconfitta interna contro Phoenix. Non sorprende, allora, che San Antonio oggi vanti il peggior dato NBA per efficienza difensiva (118.5 punti incassati parametrati su 100 possessi), ma la seconda peggiore difesa (Detroit) non è lontana (117.9) mentre quando si va a vedere il plus/minus degli Spurs in stagione il dato (-11.8) è di gran lunga peggiore di quello dei Pistons, penultimi (-8.1). Ancora più evidente la forbice se si guarda allo scarto medio incassato nelle sconfitte dagli uomini di coach Popovich in stagione: San Antonio perde, in media, di 18.7 punti, 4 punti in più dello scarto medio incassato nei ko dai Nuggets (!), che si fermano a 14.7 (Detroit è a 12.9). Complice anche l'incremento nei punteggi a cui si è assistito negli ultimi anni, il dato che gli Spurs sfoggiano al momento (perdendo in media con quasi 19 punti di scarto) è il più alto di sempre mai fatto registrare in questo millennio - anche se Portland l'anno scorso e OKC due anni fa non sono lontane (entrambe a quota -18.3).
Gli Spurs fan peggio (per scarto medio) anche della peggior squadra NBA di sempre
Per il resto quando perdono i texani quest'anno lo fanno più rovinosamente di tutte le peggiori squadre degli ultimi anni: peggio dei Cavs abbandonati da LeBron James (-13.7 lo scarto medio nelle sconfitte la stagione dopo il primo addio, -15.4 quello della stagione 2018-19, dopo la partenza destinazione L.A.); peggio dei Golden State Warriors senza Curry ultimi in classifica (15-50 il record nel 2019-20, -14.6 il gap medio nei ko); peggio dei Philadelphia 76ers del famigerato "The Process" (-13.1 l'annata 2015-16 chiusa con 10 vinte e 72 perse, -15.7 quella 2013-14 terminata a quota 19 vinte e 63 perse); e peggio anche degli Charlotte Bobcats che - al termine del campionato 2011-12 - compilarono il peggior bilancio vittorie-sconfitte della storia della NBA (7 vinte e 59 perse, il 10.9%): lo scarto medio in quelle 59 sconfitte fu infatti di 16.4 punti, ancora lontanissimo dai 18.7 di questi Spurs (pur ricordando, una volta di più, che influisce l'innalzamento nei punteggi NBA). Insomma: "perdere e perderemo", recitava un vecchio slogan. Ma c'è modo e modo anche nell'uscire sconfitti dal campo. La San Antonio versione 2022-23 guarda forse con fiducia al futuro (coi vari Johnson e Vassell) ma nel presente incassa qualche brutta figura di troppo. Onore a Popovich, che ha visto tutto - trionfo e miseria. E non si scompone.