NBA, i risultati di oggi: Brooklyn batte Milwaukee, Lakers ko nonostante super LeBron
Brooklyn vince l'ottava partita consecutiva battendo Milwaukee grazie a un'ottima prova di squadra, così come Philadelphia fa 7 in fila con la coppia Embiid-Harden. Boston torna in vetta ad Est, mentre Orlando vince con 18 punti di Banchero. Serata incredibile per le stelle: Doncic ne fa 50 e batte Houston, Barrett e Gilgeous-Alexander ne mettono 44 ma perdono, Haliburton firma il massimo in carriera da 43 con tripla della vittoria a Miami. I Lakers perdono in casa con Charlotte nonostante 34 di LeBron James
CLEVELAND CAVALIERS-TORONTO RAPTORS 107-118 | Nel segno del 26: sono i punti messi a referto da Pascal Siakam (con nove assist) e OG Anunoby (con 9 rimbalzi e 6/9 dall’arco) nel match vinto dai Raptors a Cleveland - la prima squadra della Eastern Conference a battere a domicilio i Cavaliers. Toronto da 3 su 3 in stagione nei testa a testa, con la squadra dell’Ohio che vive una serata storta come dimostrano i 12 punti di un impreciso Donovan Mitchell da 4/16 dal campo
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ORLANDO MAGIC-SAN ANTONIO SPURS 133-113 | Non si ferma più la corsa dei Magic che fanno otto vittorie nelle ultime nove gare, dimostrando di essere molto più squadra degli Spurs, chiudendo in crescendo il match grazie al 39-24 di parziale e godendosi un Cole Anthony che sfiora la tripla doppia da 23 punti, 10 rimbalzi e nove assist. Dall’altra parte San Antonio continua ad annaspare, incapace di andare oltre i 17 punti di Keldon Johnson e i 16 con otto assist di Tre Jones
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Scende sotto i 20 punti segnati - una rarità o quasi in questa stagione per Paolo Banchero, leader del quintetto con i suoi 18 con 7/15 dal campo, 3/6 dall’arco, sei rimbalzi, quattro assist e +13 di plus/minus. Stessa percentuale al tiro per Franz Wagner (che chiude con 21 punti), in una serata in cui Orlando approfitta al meglio delle carenze difensive Spurs e tira con il 57.5% dal campo di squadra e addirittura con il 53% dall’arco (17/32 complessivo)
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PHILADELPHIA 76ERS-L.A. CLIPPERS 119-114 | Settima gara in casa in fila e settima vittoria per i Sixers che battono con merito anche i Clippers, in un match deciso negli ultimi quattro minuti: la squadra di L.A. infatti, sul +1 dopo la tripla di Batum, ha incassato un parziale da 10-0 che ha permesso a Philadelphia di chiudere i conti. Alla sirena finale non bastano dunque i 28 punti con 12/19 al tiro di Kawhi Leonard e i 22 di Paul George
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Discorso diverso invece va fatto per Philadelphia, rigenerata e rilanciata nelle proprie ambizioni anche dai 44 punti di uno scatenato Joel Embiid in formato MVP, dominante sotto canestro con il suo 18/30 dal campo, a cui aggiunge anche sette rimbalzi, tre assist e due recuperi. In attesa del ritorno dell’infortunato Tyrese Maxey, in quintetto ci pensa De’Anthony Melton ad aggiungerne 13 con 5/10 al tiro, mentre Tobias Harris chude con 14 punti e otto rimbalzi
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Serata storica per James Harden che riempie il suo boxscore con una tripla doppia da record: 20 punti, 11 rimbalzi e soprattutto 21 assist - massimo in carriera eguagliato e record all-time pareggiato nella storia dei Sixers, al pari di Maurice Cheeks e Wilt Chamberlain. Una prestazione insomma che va nell’Olimpo della storia di Philadelphia: "Una compagnia di assoluto rispetto, al pari di uno dei miei primi allenatori NBA e dell’uomo che detiene ogni record in NBA. Sono onorato", spiega il Barba che sta trovando sempre più feeling sul parquet con Embiid
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ATLANTA HAWKS-DETROIT PISTONS 130-105 | Il terzo quarto da 35-18 degli Hawks cambia il corso della sfida, con Atlanta che si gode un Trae Young da 26 punti e 13 assist, a cui si aggiungono gli altri 26 realizzati da Dejounte Murray nella comoda vittoria contro dei Pistons decisamente in affanno - alla quinta sconfitta in fila e con il peggior record dell’intera NBA. Bojan Bogdanovic tra gli ospiti ne firma 23 con 20 tiri: per lui come per altri componenti del roster di Detroit la stagione potrebbe non finire in Michigan
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BROOKLYN NETS-MILWAUKEE BUCKS 118-100 | Ottava vittoria in fila per Brooklyn - pareggiata la striscia più lunga da quando la franchigia ha lasciato il New Jersey per trasferirsi al Barclays Center - guidata da un Kevin Durant da 24 punti; leader di un gruppo che distribuisce responsabilità e si gode il quintetto tutto in doppia cifra, un’armonia ritrovata e un Ben Simmons quasi in tripla doppia (12, 11 rimbalzi e 8 assist). Perde così Milwaukee, con Giannis Antetokounmpo che segna 26 punti - nessuno nel quarto periodo - con 13 rimbalzi e sette assist
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NEW YORK KNICKS-CHICAGO BULLS 117-118 | La risposta dei Bulls alle voci di uno spogliatoio in subbuglio sono tre vittorie consecutive, come non se ne erano viste ancora in questa difficile stagione. Questa, per la verità, arriva con un po’ di fortuna: i Knicks infatti sbagliano 11 dei 26 tiri liberi tentati, tra cui un pesantissimo 0/2 di Jalen Brunson a 6 secondi dalla fine che lascia la porta aperta a DeMar DeRozan per realizzare il gioco da tre punti a 4 decimi dalla fine che regala il successo agli ospiti
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DeRozan chiude con 25 punti, 7 rimbalzi e 10 assist e Nikola Vucevic ne aggiunge 21, ma sono i 33 punti del contestato Zach LaVine a guidare gli ospiti al successo, segnando anche il canestro del -1 a 7.6 secondi dalla fine prima dei due tiri liberi sbagliati da Brunson (a cui DeRozan aveva detto qualcosa prima del viaggio in lunetta). Nelle ultime quattro partite lui, DeRozan e Vucevic hanno sempre superato quota 20 ciascuno: non era mai successo nella storia della franchigia
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Dopo otto vittorie in fila i Knicks perdono la seconda partita consecutiva, ma se c’è qualcuno che non ha niente da rimproverarsi è RJ Barrett. Il canadese firma il suo massimo stagionale da 44 punti non solo attaccando il canestro, ma segnando anche tutte le 6 triple tentate nei 40 minuti in cui è rimasto in campo. Ne mette 29 con 12 rimbalzi anche Julius Randle (5/10 dall’arco), mentre a tradire per una sera è Brunson che oltre agli ultimi due liberi sbagliati tira 5/15 dal campo per 12 punti, pur con 9 assist per i compagni
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MIAMI HEAT-INDIANA PACERS 108-111 | In un possibile antipasto di una sfida al play-in, i Pacers vincono a Miami grazie al loro miglior giocatore, Tyrese Haliburton. È sua infatti la tripla che spezza la parità a 4 secondi dalla fine, dopo che gli Heat erano riusciti a rimontare da -12 a inizio ultimo quarto fino a toccare la parità a quota 108 con una tripla di Tyler Herro, il migliore dei suoi con 28 punti. Insieme a lui ci sono anche 21 per Kyle Lowry e i 20 di Jimmy Butler, che però rimane fuori nel quarto periodo per una distorsione alla caviglia
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La storia della partita è però senza dubbio Haliburton, che dopo la definizione dell’ex giocatore NBA e ora commentatore per i Knicks Wally Szczerbiak ("Mr. Supposed Wannabe Fake All-Star"), ha messo 33 punti contro Boston e ora 43 contro Miami, realizzando 16 triple in tutto. Dieci sono arrivate questa notte su 16 tentativi, aggiungendo anche 7 assist al suo massimo in carriera per armare la mano di Buddy Hield (21 punti tutti da tre punti) e 14 per Jalen Smith, permettendo ai Pacers di mantenere l’ottavo posto a Est e evitare l’aggancio da parte proprio di Miami
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DENVER NUGGETS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 120-107 | Sotto di 6 all’intervallo, Denver ribalta la partita con un terzo quarto da 35-16 e veleggia verso il successo contro Portland, godendosi il ritorno in campo di Jamal Murray. Il canadese, dopo quattro giorni di riposo, appare rinvigorito e chiude con 25 punti, 8 rimbalzi e 12 assist, dando man forte a Nikola Jokic che si tiene il meglio per la fine con 29 punti e 11 assist. Bene anche l’altro rientro di serata: Michael Porter Jr. ne mette 18 dopo 13 partite saltate
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I Blazers rimangono inermi nel secondo tempo, senza mai riuscire davvero a impensierire una squadra che in questo momento viaggia col pilota automatico in vetta alla Western Conference in coabitazione con Memphis. Damian Lillard è il migliore dei suoi con 34 punti, 7 rimbalzi e 8 assist in un quintetto tutto in doppia cifra con 20 per Jerami Grant, ma Anfernee Simons tradisce da tre punti (1/10 in una serata da 6/22 per 14 punti) e Portland arriva a Natale con tre sconfitte in fila da digerire
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BOSTON CELTICS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 121-109 | Seconda vittoria nelle ultime sette gare per i Celtics in affanno di questo periodo, ma basta e avanza per ritornare in testa alla Eastern Conference condannando Minnesota al secondo ko consecutivo, nonostante un Anthony Edwards da 30 punti con 13/25 al tiro, mentre sono 21 per D’Angelo Russell che aggiunge anche sette rimbalzi e 10 assist. “Volevo giocarcela anche nel quarto periodo - spiega coach Finch - ma ci hanno sovrastato per intensità, fisicità, esecuzione. Sotto ogni aspetto”
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Per conquistare il successo Boston si aggrappa a un Jaylen Brown che chiude il match in crescendo e piazza la sfuriata da 23 punti nel solo ultimo quarto, in una partita complessivamente per lui da 36 con 13/29 al tiro, sette rimbalzi e tre assist. Al suo fianco Jayson Tatum ne aggiunge 30 con 10/22 dal campo, otto rimbalzi e cinque assist, oltre alla doppia doppia di Al Horford (17+11), mentre Marcus Smart raccoglie sette rimbalzi e distribuisce 10 assist in un match per lui da sei punti a referto
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HOUSTON ROCKETS-DALLAS MAVERICKS 106-112 | I Mavs si portano a casa il derby texano, ma hanno bisogno di una prestazione mostruosa da parte di Doncic per riuscirci. Grazie ai 24 punti di Jabari Smith e i 23 di Jalen Green infatti i Rockets tengono aperti i conti fino all’ultimo minuto, quando è una tripla di Doncic a 18 secondi dalla fine a portare i suoi da +2 a +5, infliggendo a Houston la quinta sconfitta consecutiva nonostante un quintetto tutto in doppia cifra per i padroni di casa
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Coincidentalmente la tripla "dagger" di Doncic è anche quella che gli permette di toccare quota 50 nella sua partita, suo massimo stagionale e a un punto dal massimo in carriera fissato lo scorso febbraio. Per il candidato MVP 17/30 al tiro di cui 6/12 da tre, distribuendo anche 10 assist per i compagni – portando il suo totale a 76 punti segnati o assisti sui 112 di squadra (pari al 67%). Insieme a Doncic ci sono solo due Mavs in doppia cifra, Spencer Dinwiddie e Davis Bertans a quota 11 a testa
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SACRAMENTO KINGS-WASHINGTON WIZARDS 111-125 | Natale amaro per i Kings che speravano di vincere contro gli Wizards per godersi al meglio il giorno di festa e invece sono costretti ad alzare bandiera bianca, travolti in un secondo quarto in cui i padroni di casa staccano la spina e concedono ben 40 punti a Washington (contro i miseri 23 realizzati da Sacramento) con gli ospiti che scappano via nel punteggio e non si voltano più indietro. Un successo in parte inaspettato per una squadra che aveva perso 10 delle ultime 11 gare
In una serata in cui gli Wizards vincono 70-50 la battaglia per punti segnati nel pitturato, a vestire i panni del mattatore è Kyle Kuzma che ne mette 32 con 14/23 dal campo, nove rimbalzi, cinque assist e due recuperi, mentre sono 24 i punti di Bradley Beal con 10/16 al tiro e quattro passaggi vincenti. Positivo e in ottima forma anche Rui Hachimura che a gara in corso aggiunge 21 punti, cinque rimbalzi e quattro assist tirando 9/15 nei 27 minuti in cui resta sul parquet
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Dall’altra parte invece arriva la seconda tripla doppia consecutiva di Domantas Sabonis, la terza stagionale e la n°3 anche degli ultimi quattro anni per i Kings, che non riescono a superare un avversario abbordabile nonostante i 20 punti, 15 rimbalzi e 10 assist del lungo lituano, al fianco del quale De’Aaron Fox aggiunge 26 punti e sette rimbalzi. Sono 14 punti a testa invece per Trey Lyles e Kevin Huerter, entrambi con un paio di canestri dalla lunga distanza a bersaglio
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OKLAHOMA CITY THUNDER-NEW ORLEANS PELICANS 125-128 OT | Ancora senza Zion Williamson e sotto di nove lunghezze nel quarto periodo, i Pelicans trovano la forza per risalire la china contro OKC, forzare l’overtime e Poi vincerlo grazie alle triple a supplementare mandate a bersaglio da CJ McCollum (17 punti e 11 assist per lui dopo i 40 realizzati 24 ore fa) e da Trey Murphy III - miglior realizzatore di squadra con i suoi 23 punti, leader di un quintetto tutto in doppia cifra a cui si aggiunge un Jaxson Hayes da 21 punti in uscita dalla panchina
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I Thunder, che a meno di cinque minuti dalla sirena sembravano ormai in grado di portare a casa la quarta vittoria in fila, non riescono a sfruttare al meglio la prestazione da 44 punti di Shai Gilgeous-Alexander, che firma così il suo nuovo massimo in carriera con 17/29 al tiro, 10 rimbalzi, sei assist, due recuperi e una stoppata. Fa tutto o quasi lui sul parquet, con OKC che raccoglie la doppia doppia anche da Josh Giddey (20 e 10 con sei passaggi vincenti), mentre sono 17 i punti firmati da Pokusevski
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PHOENIX SUNS-MEMPHIS GRIZZLIES 100-125 | Dimostrazione di forza da parte dei Grizzlies che travolgono i Suns nel primo tempo, toccando comodamente il +20 e poi controllano senza affanno nella ripresa, godendosi il ritorno in campo di un Desmond Bane da 17 punti che si aggiunge ai 24 e 11 rimbalzi di Jaren Jackson Jr. e ai 12 con 11 assist di Ja Morant. Phoenix invece soffre ancora una volta l’assenza di Devin Booker - fermato dal solito problema all’inguine - incapace di andare oltre i 18 punti di Deandre Ayton e poco altro, Memphis vince così l'8^ delle ultime 10
LOS ANGELES LAKERS-CHARLOTTE HORNETS 130-134 | Partita ad alto punteggio e aperta fino all’ultimo a Los Angeles, dove alla fine sono gli Hornets a spuntarla grazie a un’interferenza a canestro di LeBron James sul canestro di Gordon Hayward (15 punti) che spezza la parità a 6 secondi dalla fine, dopo che i Lakers avevano buttato via un contropiede 3 contro 1 poco prima. Sono sei i giocatori in doppia cifra per gli ospiti guidati dai 24 di PJ Washington e i 23 a testa di Terry Rozier e LaMelo Ball
I Lakers per la verità avrebbero avuto il tiro per vincerla, con LeBron James che cadendo a terra con una scarpa sola (scivolatagli via nel tentativo di penetrazione a canestro) aveva messo Dennis Schröder in angolo tutto solo per il sorpasso. Il tedesco (1/5 da tre in una serata da 19/44 di squadra) ha però sbagliato, sprecando così una serata da 34 punti e 8 assist con 15/23 al tiro di di James, che ne aveva segnati 18 nel solo ultimo quarto per tenere in vita i gialloviola. Inutili anche i 20 di Austin Reaves e i 17 di Russell Westbrook
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