Dopo i 33 punti contro Boston, Tyrese Haliburton si toglie la soddisfazione di firmare il suo nuovo massimo in carriera da 43 sul campo dei Miami Heat. La point guard degli Indiana Pacers firma anche la tripla della vittoria a poco più di 4 secondi dalla fine spezzando la parità a quota 108, vendicando così la pessima prestazione da 1 punto proprio contro Miami di 12 giorni fa, evitando l'aggancio in classifica da parte degli Heat
Tyrese Haliburton, stando al sempre informato sito di Basketball-Reference.com, non ha un soprannome, o almeno non uno ufficiale. Il suo nome di battesimo è già abbastanza particolare per farlo ricordare senza avere bisogno di un nickname, ma forse coach Rick Carlisle potrebbe avergliene trovato uno questa notte: The Artist, come il film premio Oscar nel 2012. "Tyrese Haliburton è un artista" ha detto Carlisle elogiando il suo giocatore. "Quando hai persone che hanno modi non convenzionali di avere successo in questo gioco, devi lasciarli liberi di esprimersi e di fare le loro cose. La sua vena artistica si esprime nel mettere la palla nel canestro, nel modo in cui vede il gioco, nel modo in cui connette i suoi compagni di squadra, e nella persona speciale che è. È un giovane giocatore speciale ed è un privilegio poter lavorare con lui" ha concluso l'allenatore che in carriera (tra i tanti) ha allenato due giocatori del calibro di Dirk Nowitzki e Luka Doncic, .
Questa notte Haliburton lo ha decisamente dimostrato: dopo i 33 punti segnati sul campo di Boston, il candidato All-Star si è tolto la soddisfazione di firmare il suo nuovo massimo in carriera da 43 sul campo dell’altra finalista di conference dello scorso anno, i Miami Heat. La point guard degli Indiana Pacers ha firmato anche la tripla della vittoria (la decima della sua serata su 16 tentativi) a poco più di 4 secondi dalla fine spezzando la parità a quota 108, vendicando così la pessima prestazione da 1 punto proprio contro Miami di 12 giorni fa, evitando l'aggancio in classifica da parte degli Heat e mantenendo l’ottavo posto a Est. "Avevo quella prestazione in testa prima di arrivare qui" ha ammesso Haliburton. "Sapevo di dover rispondere per dimostrare di essere il giocatore che penso di essere". E in questo momento Haliburton ha in mente solo tre parole: All Star Game. Con questa partita numero 0 di Indiana ha aggiunto un altro tassello alla sua candidatura per la partita delle stelle del prossimo febbraio dal quale sembra impossibile che rimanga fuori, visto che oltre a tutto il resto è anche il miglior passatore della lega a 10.5 assist a partita. Una stagione davvero artistica, come dice coach Carlisle.
