Dopo tre gare di assenza, Zion Williamson è tornato in campo risultando subito decisivo per le sorti dei Pelicans. Il candidato MVP ha firmato il suo massimo in carriera da 43 punti segnando gli ultimi 14 dei suoi per rimontare e battere i Minnesota Timberwolves, spezzando la parità a 4 secondi dalla fine con un tiro libero e togliendosi anche la soddisfazione di schiacciare in testa a Rudy Gobert. Ma D'Angelo Russell lo attacca pesantemente: "Gioca a football"
Con la partita in bilico in un quarto finale punto a punto, lo schema dei New Orleans Pelicans è stato decisamente chiaro: "Date palla a Zion e toglietevi di torno" ha detto ridendo CJ McCollum. D’altronde non serve molto altro quando Williamson è in queste condizioni: il leader dei Pelicans, tornato in campo dopo tre gare di assenza per via del protocollo anti-Covid, ha dominato il finale di gara contro i Minnesota Timberwolves realizzando gli ultimi 14 punti dei suoi (mai successo prima nella storia della franchigia) e chiudendo con 43, il suo nuovo massimo in carriera. Nell’ultimo minuto di gioco con il punteggio in parità, Williamson ha prima rubato il pallone in difesa per schiacciare il +2 a 39 secondi dalla fine e, dopo il canestro del pareggio di Anthony Edwards, si è guadagnato due tiri liberi prendendo fallo da Rudy Gobert (il sesto della sua partita), spezzando la parità dalla lunetta a 4 secondi dalla fine. Proprio contro il tre volte difensore dell’anno Williamson aveva realizzato una clamorosa schiacciata per aprire il secondo tempo, i due punti più belli (peraltro tutti di mano destra, quella tecnicamente "debole") dei 33 segnati solamente nella ripresa dal futuro All-Star (solo Anthony Davis come lui nella storia dei Pelicans). Le sue cifre alla fine sono eccezionali: 14/21 dal campo e 14/19 ai liberi (entrambi career high dalla lunetta) e una tripla a segno, quella a 2:17 dalla fine per riportare i suoi a -2 e riaprire definitivamente i giochi. Questa ennesima vittoria, la quarta consecutiva per New Orleans, riporta Williamson e compagni al primo posto a Ovest in coabitazione con i Denver Nuggets — il tutto senza poter contare su Brandon Ingram da ben più di un mese.
Russell non ci sta: "Lui gioca a football, noi a basket"
Eppure non a tutti è piaciuta la prestazione di Williamson, anzi. D’Angelo Russell è stato particolarmente caustico a fine gara, commentando in particolare l’ultimo recupero di Zion che ha portato alla schiacciata a 39 secondi dalla fine. “È andato addosso al mio compagno di squadra. Lui gioca a football, noi giochiamo a basket. Non possiamo toccarlo né marcarlo. Perciò buon per lui”. Comprensibilmente, i compagni di squadra di Williamson sono stati di tutt’altro avviso: “Mai visto niente del genere” ha detto CJ McCollum. “Non so se vedremo mai più qualcuno con quella forza, quella potenza, quella velocità e quella capacità di saltare su e giù, a destra e a sinistra. Per le difese è impossibile marcarlo”. Trey Murphy invece ha ribadito la candidatura di Williamson per il premio più importante dell’anno: “Penso che sia l’MVP della lega. Siamo una delle migliori squadre dell’Ovest ed è lui a guidarci. Ne ha fatti 43 con 21 tiri, ha segnato gli ultimi 14. È diverso da chiunque altro. Non ho mai visto niente del genere, sono semplicemente felice di essere suo compagno di squadra”. Anche coach Willy Green non ha potuto fare altro che esprimere la sua ammirazione: “La capacità che ha di segnare in area anche con due o tre avversari addosso è incredibile. Ed è anche bravissimo a trovare i suoi compagni. È un lusso per noi avere un giocatore come Z, e stanotte è stato dominante”.