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Mercato NBA, Boston Celtics: la corsa al titolo passa (anche) da Danilo Gallinari

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©Getty

I Celtics vogliono aggiungere un tassello al proprio roster, un'alternativa in più tra i giocatori da sfruttare sotto canestro (dove la rotazione di Boston al momento resta ridotta): la chiave è il contratto di Danilo Gallinari, da aggiungere a un pacchetto di scelte per provare a prendere giocatori pronti a incidere come Jakob Poeltl. Mettere in piedi una trattativa con gli Spurs però è un'operazione più complicata del previsto a causa delle regole NBA: analizziamo insieme gli scenari

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Cosa è mancato lo scorso anno ai Boston Celtics nella corsa al titolo NBA? Due partite vinte alle NBA Finals - sintomo di come il roster della squadra del Massachusetts avesse bisogno di energie e forze fresche, di un roster più profondo da cui pescare a piene mani. Per quello in estate la dirigenza si è mossa per allungare la rotazione, prendendo Malcolm Brodgon e Danilo Gallinari - poi sfortunatamente fermato in estate dall’infortunio subito in nazionale che lo terrà fuori per tutta la stagione. Con la trade deadline del 9 febbraio che si avvicina però, a Boston vogliono trovare il modo di aggiungere un’alternativa in più al gruppo. I Celtics hanno un posto libero a roster e ben 5 trade exception a disposizione: dei contratti “virtuali” che possono essere inseriti nelle trade per mettere sotto contratto giocatori che hanno contratti con cifre in quel range. Le trade excepion però non possono essere sommate tra loro, per cui i Celtics potrebbero impiegare al massimo quella più alta da 6.9 milioni di dollari. L’alternativa invece, mettendo insieme un pacchetto di giocatori, potrebbe prevedere la partenza di Payton Pritchard (2.2 milioni) e Danilo Gallinari (6.5), potendo ambire così a prendere un giocatore da quasi 11 milioni di dollari di contratto.

Obiettivo Poeltl e il “problema” Gallinari: non può essere scambiato con gli Spurs

Il profilo ideale che i Celtics hanno messo nel mirino è Jakob Poeltl, centro dei San Antonio Spurs in partenza dal Texas e in scadenza di contratto: 9.39 milioni di dollari che potrebbero “pareggiare” l’offerta di Boston - che per convincere la squadra di Gregg Popovich dovrebbe poi aggiungere ai due giocatori anche delle scelte al Draft (i Celtics possono scambiare la loro prima scelta assoluta del 2025, 2027 e 2029, oltre alle sei chiamate al secondo giro a disposizione). Il problema però in una trattativa del genere sarebbe l’eventuale passaggio di Gallinari in Texas: stando alle regole NBA infatti, il n°8 azzurro non può essere scambiato con gli Spurs perché in estate i texani - che avevano ricevuto il suo contratto da Atlanta nella trade Dejounte Murray - lo hanno tagliato e non possono inserirlo nuovamente nel roster. L’unica strada da percorrere quindi è quella di coinvolgere una terza squadra, da convincere però mettendo sul piatto altre scelte al Draft, in cambio delle quali incamerare un contratto pesante come quello di Galliani - che per il 2023-24 ha una player option da 6.8 milioni di dollari.

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Da tenere in considerazione c’è poi il limite salariale che costringe già ora i Celtics a pagare la tassa di lusso, anche se in estate a Boston hanno dimostrato con l’affare Malcolm Brogdon di non voler “badare a spese” (che al momento ammontano già a 58.9 milioni di dollari): per questo, sfruttando il posto libero a roster e le scelte, si potrebbe arrivare a mettere sotto contratto un giocatore come Willy Hernangomez - scatenato agli Europei lo scorso settembre, ma marginale e fuori dalla rotazione a New Orleans che porterebbe a termine una trade del genere in cambio di un paio di scelte al secondo giro (come quella di Portland 2023 - di proprietà dei Celtics - e di Boston del 2029). Dopo la sfortunata esperienza di suo fratello Juancho nella passata stagione, sarebbe un nuovo esperimento per i Celtics - che stavolta però sperano di trovare il modo di dare del valore aggiunto alla squadra, in vista di una primavera che si preannuncia lunga e faticosa.

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