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NBA, il GM Pelinka sul mercato dei Lakers: "Per ora contenti, a luglio tante opzioni"

NBA
©Getty

I Lakers hanno dato via sei giocatori (tutti in scadenza) e ne hanno ricevuti in cambio altrettanti. "Ma più giovani e con migliori situazioni contrattuali", fa notare Pelinka, che definisce "pre-agency" i movimenti di mercato fatti dalla franchigia losangelina: "Per avere ancora più opzioni a luglio"

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LeBron James ha fretta. Ha 38 anni compiuti e non ha tempo da perdere: vuole attorno a sé una squadra competitiva. Rob Pelinka, che dei Lakers è il general manager, pensa di aver fatto tutto il possibile per dargliela: "Se in estate c'è il periodo di free agency, chiamerei questi movimenti che abbiamo fatto alla trade deadline pre-agency, perché sono stati pensati proprio per assicurarci diverse opzioni a luglio. Penso che i tifosi dei Lakers possano essere gasatissimi da quello che li aspetta". Forse un po' meno felici dando un occhio alla classifica (con i gialloviola sempre terzultimi nella Western Conference, e un record di 26 vittorie e 31 sconfitte) ma il focus oggi sembra essere sì sul futuro, ma un futuro immediato. Non la prossima stagione, ma le prossime settimane, da affrontare con una squadra per metà nuova, alla ricerca della qualificazione ai playoff. Nel vortice di movimenti che ha contraddistinto la trade deadline gialloviola, i Lakers hanno dato via sei giocatori (tutti in scadenza), ottenendone altrettanti in cambio, molto più giovani e con migliori condizioni contrattuali.

Pelinka spiega le mosse di mercato: "Russell perfetto con LeBron e Anthony Davis"

"Siamo molto soddisfatti di quel che abbiamo fatto. Cercavamo giocatori in grado di tirare e aprire il campo, così come più profondità e centimetri nei ruoli di ala. Abbiamo aggiunto cinque giocatori di rotazione tutti sotto i 26 anni, a partire da Rui (Hachimura), Mo Bamba, Malik Beasley, Jarred Vanderbilt e D'Angelo (Russell). E tre di questi sono stati scelti in top 10 al loro Draft". Uno - D'Angelo Russell - addirittura alla n°2 e niente meno che dai Lakers stessi, che però dopo due anni l'hanno lasciato andare. "Da quando era con noi ha dimostrato di essere cresciuto molto. Ha il contratto in scadenza, ma per noi il suo arrivo non è un noleggio a breve termine: noi pensiamo si complimenti bene con LeBron e Anthony Davis, portando tiro, capacità di aprire il campo e creare gioco". Sulla carta tutto giusto, verrebbe da dire: ora però servono le risposte dal campo, perché il tempo scarseggia. La vittoria (senza LeBron) sul campo dei campioni NBA in carica è un primo segnale positivo, nella speranza sia l'inizio di una lenta ma costante risalita in classifica. 

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Nella conference call che Pelinka ha tenuto con diversi media americani, il GM dei Lakers è tornato anche sulla cessione di Russell Westbrook: "Abbiamo preso un rischio, di quelli che ogni franchigia NBA ogni tanto prende. Speravamo potesse portarci al titolo, o almeno a essere in corsa per l'anello. Quell'obiettivo non l'abbiamo raggiunto e allora se puoi devi fare qualcosa per cambiare. Credo sia sbagliatissimo addossare a un solo giocatore la responsabilità per quello che è successo qui nell'ultimo anno e mezzo. La colpa è di tutto il roster, ma se qualcosa non funziona, è nostro dovero provare ad aggiustarla", ha concluso Pelinka. 

 

[Testo di Zeno Pisani | ha collaborato Sheyla Ornelas]

 

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