Mercato NBA, le pagelle: Phoenix da 8, bene i Lakers, deludono Denver e Miami
Si è conclusa la deadline del mercato NBA, con in copertina lo scambio che ha portato Kevin Durant ai Suns, oltre ai tantissimi altri movimenti che hanno coinvolto ben 60 giocatori. Abbiamo dato i voti all’ultimo giorno di mercato di tutte le 30 franchigie, da quelle più attive come Suns e Lakers (oltre ai Nets, che meritano comunque la sufficienza) a quelle che non hanno concluso alcun movimento come Heat e Bulls o che avrebbero dovuto fare di più
I NUOVI QUINTETTI NBA - I GIOCATORI CHE HANNO CAMBIATO SQUADRA
- Atlanta aggiunge un ottimo giocatore alla rotazione come il giovane Saddiq Bey, rinunciando a diverse scelte al secondo giro (una delle merci più scambiate in questa sessione di mercato), ma non riuscendo però a piazzare il vero colpo che avrebbe cambiato le cose: John Collins infatti è rimasto agli Hawks, con la squadra della Georgia che non ha trovato l'offerta adatta per lui
- Saddiq Bey
- Garrison Mathews
- Bruno Fernando
- Justin Holiday
- Frank Kaminsky
- È mancato coraggio ai Boston Celtics, che dovevano allungare la rotazione dei lunghi e hanno aggiunto Mike Muscala al roster - un buon comprimario e poco altro, a differenza di quello che serviva. I biancoverdi restano una delle favorite e più attrezzate per la corsa al titolo NBA, ma come lo scorso anno rischiano di pagare una panchina leggermente corta
- Mike Muscala
- Noah Vonleh
- Justin Jackson
- Questo voto è frutto ovviamente di una media: se si guarda soltanto alle cessioni e alle ambizioni da titolo che i Nets lecitamente avevano fino a una settimana fa, il mercato è stato un disastro. Ma Brooklyn, messa spalle al muro dalle proprie stelle, è riuscita a incassare tante scelte al Draft e diversi buoni giocatori da poter far crescere. Il titolo NBA sognato negli ultimi tre anni non è arrivato e ora tocca ripartire da zero (o quasi): grazie alle cessioni risparmieranno 100 milioni di tassa di lusso
- Mikal Bridges
- Cameron Johnson
- Dorian Finney Smith
- Spencer Dinwiddie
- Kevin Durant
- Kyrie Irving
- Markieff Morris
- Kessler Edwards
- TJ Warren
- Il risultato importa poco o nulla agli Hornets, che in questa stagione puntano al Draft: a Charlotte però sono riusciti a massimizzare poco i diversi punti di forza della squadra, trattenendo tanti giocatori con contratti pesanti e scambiando due giocatori che in dote non hanno permesso di ottenere giocatori futuribili e neanche molte scelte al Draft. Risultato mediocre per una squadra che ora ripone tutte le sue speranze nella Lottery NBA del prossimo maggio
- Svi Mykhailiuk
- Reggie Jackson
- Mason Plumlee
- Jalen McDaniels
- Erano una delle squadre più chiacchierate degli ultimi giorni, pronti a rivoluzionare il roster, a cambiare l'inerzia, a rinunciare anche ai pezzi grossi del roster: alla fine però sono rimasti tutti, in un gruppo troppo forte per perdere tanto e incapace però di essere competitivo fino in fondo. Un'occasione persa, l'ennesima, per i Bulls che restano impantanati a metà del guado
- Serviva un rinforzo come esterno e non è arrivato, così come uno specialista difensivo in grado di marcare ai playoff avversari di primissimo livello nel ruolo di ala: una delle diverse mancanze del roster dei Cavaliers, che resta squadra da playoff (felice di avere una concorrente in meno dopo le cessioni di Brooklyn), ma consapevole di non aver fatto passi in avanti in vista della post-season
- Dallas ha trovato il modo di mettere di fianco a Luka Doncic, nella miglior stagione finora dell'All-Star sloveno, uno dei miglior All-Star NBA: Kyrie Irving. Basta questo per accendere la fantasia di tifosi, nonostante le perplessità restano molte riguardo il possibile impatto difensivo e sulla rotazione di una squadra che ha tante lacune, ma che ora può contare su due dei migliori realizzatori NBA
- Kyrie Irving
- Markieff Morris
- Dorian Finney Smith
- Spencer Dinwiddie
- Serviva una riserva per far rifiatare qualche minuto Nikola Jokic ed è arrivato in soccorso l'ottimo Thomas Bryant, a rinforzare una squadra che già oggi è la migliore della Western Conference. Perché il voto leggermente insufficiente? A pesare è la partenza di Bones Hyland: senza di lui i Nuggets perdono di imprevedibilità in uscita dalla panchina
- Thomas Bryant
- Davon Reed
- Bones Hyland
- Il voto è positivo perché James Wiseman resta un prospetto di primissimo livello su cui avere l'obbligo di dover puntare, nonostante le cose agli Warriors non siano andate per il verso giusto: detto questo, restano davvero tanto affollati i posti sotto canestro per Detroit. Talenti giovani da far crescere nei pressi del ferro: chi troverà più spazio tra Wiseman, Stewart, Duren e Bagley III?
- James Wiseman
- Kevin Knox
- Saddiq Bey
- È mancato tanto in questi primi quattro mesi di regular season il contributo di Gary Payton II ai Golden State Warriors, che hanno deciso di tornare sui propri passi e riprenderlo da Portland dopo averlo lasciato andare via in estate - cedendo James Wiseman, scelta fallimentare al Draft 2020, ma dall'impatto nullo a oggi sul roster della squadra di San Francisco
- Gary Payton II
- James Wiseman
- Le scelte al Draft ottenute sono poche, così come i talenti giovani da far crescere in campo in queste settimane di fine regular season: l'obiettivo di Houston non è vincere e aver ceduto il contratto di Eric Gordon è un ottimo risultato, questo però non basta per raggiungere la sufficienza
- Frank Kaminsky
- John Wall
- Danny Green
- Justin Holiday
- Garrison Mathews
- Bruno Fernando
- Eric Gordon
- Una squadra che doveva perdere, ma in stagione ha scoperto di essere più forte del previsto: non sono arrivati però dei giocatori in grado di dare una scossa e portare i Pacers a essere competitivi in un'eventuale corsa playoff. Potrebbe essere una scelta oculata sul medio-lungo periodo, per ora però pare di più un'occasione persa
- George Hill
- Serge Ibaka
- Jordan Nwora
- Goga Bitadze (tagliato)
- Un mercato maiuscolo per una squadra che doveva rinforzare il supporting cast al fianco di Kawhi Leonard e Paul George: sono arrivati ben tre giocatori pronti a prendersi minuti e responsabilità, senza aver perso nessuno degli elementi chiave di un roster che ora appare come uno dei più completi dell'intera NBA
- Bones Hyland
- Mason Plumlee
- Eric Gordon
- Luke Kennard
- John Wall
- La squadra gialloviola aveva bisogno di una parziale rivoluzione per provare a dare una svolta a una stagione finora perdente: la dirigenza ci ha provato, liberandosi di Russell Westbrook e aggiungendo profondità e alternative attorno a LeBron James e Anthony Davis. Se funzionerà lo scopriremo soltanto dopo aver visto come andranno le cose in campo
- Rui Hachimura
- D'Angelo Russell
- Malik Beasley
- Jarred Vanderbild
- Mo Bamba
- Russell Westbrook
- Kendrick Nunn
- Juan Toscano-Anderson
- Damian Jones
- Patrick Beverley
- Luke Kennard servirà per allungare la rotazione dalla panchina, senza rinunciare a nulla: una buona aggiunta per una squadra che, seconda forza a Ovest, è felice dei giocatori che ha già a disposizione e non ha voluto sconvolgere il roster
- Luke Kennard
- Danny Green
- Si aspettavano acquisti in lungo e in largo, la cessione di Kyle Lowry e Duncan Robinson, l'arrivo di una point guard e di un esterno difensivo in grado di giocare insieme ad Adebayo: oltre alla cessione di Dedmon però, non è cambiato nulla. Chissà se il mercato dei buyout riuscirà a porre rimedio a questa grave insufficienza
- Dewayne Dedmon
- Se esiste una squadra che ha fatto un mercato chirurgico, quella sono i Milwaukee Bucks: avevano bisogno di una tipologia di giocatore ben specifica e hanno preso il migliore disponibile, senza rinunciare a nulla del proprio roster. Un grande colpo l'arrivo di Jae Crowder ai Bucks
- Jae Crowder
- Serge Ibaka
- George Hill
- Jordan Nwora
- D'Angelo Russell sarebbe andato via in estate e Mike Conley - al netto del contratto - garantisce una buona tenuta in campo nelle settimane a venire. Il vero problema dei T'Wolves in fondo è la scelta fatta la scorsa estate di andare all-in su Rudy Gobert: le cose non stanno funzionando come sperato su parquet e in questo mercato di febbraio era difficile pensare di porre rimedio
- Mike Conley
- Nickeil Alexander-Walker
- Bryn Forbes (tagliato)
- D'Angelo Russell
- Dovevano trovare un modo di dare una scossa a un roster che ha diverse alternative, ma senza Zion Williamson le cose non vanno per il verso giusto sul parquet: poteva arrivare un colpo e invece si sono accontentati di una riserva dei San Antonio Spurs
- Josh Richardson
- Devonte' Graham
- Josh Hart è davvero un ottimo innesto, amico di Jalen Brunson e in grado di incidere anche in difesa. Con lui New York diventa una squadra migliore, avendo rinunciato a giocatori che non vedevano mai il campo: un mercato positivo per i Knicks
- Josh Hart
- Cam Reddish
- Ryan Arcidiacono
- Svi Mikhailiuk
- Non dovevano fare nulla e quasi nulla è accaduto: salutano due giocatori su cui puntavano meno e mantengono un "dominio" a livello di scelte dei Draft dei prossimi anni che appare invidiabile. La domanda nel loro caso è sempre la stessa: quando si inizierà a vincere?
- Justin Jackson
- Dario Saric
- Darius Bazley
- Mike Muscala
- Non avevano grande pressione addosso e hanno scelto di "liberarsi" di Mo Bamba, senza trovare un sostituto e ottenendo in cambio un giocatore che probabilmente verrà tagliato: la sufficienza è dovuta soprattutto al fatto che non c'era nulla da conquistare, né obiettivi da raggiungere
- Patrick Beverley
- Mo Bamba
- La buona notizia del mercato per i Sixers è che a Est c'è una contender in meno dopo che Brooklyn ha smobilitato e ceduto mezzo roster, la cattiva è che la rotazione ha aggiunto un Jalen McDaniels tutta da valutare a livello playoff per potenziale impatto. I fuochi d'artificio insomma questa volta non sono arrivati a Philadelphia
- Jalen McDaniels
- Matisse Thybulle
- Kevin Durant: bastano due parole per raccontare il trionfo della squadra vincitrice del mercato, che ha seriamente ipotecato il suo futuro (scambiando ben quattro scelte al primo giro al Draft), ma mettendo insieme quello che oggi è il quintetto da battere. Funzionerà?
- Kevin Durant
- TJ Warren
- Darius Bazley
- Dario Saric
- Mikal Bridges
- Cam Johnson
- Jae Crowder
- Josh Hart è stato sostituito non con uno, ma ben due giocatori che sono già di diritto i migliori difensori dell'intero roster dei Blazers: a fare i canestri c'ha sempre pensato Damian Lillard, chissà se con Reddish e Thybulle le prospettive a Portland possono definitivamente sbocciare
- Cam Reddish
- Matisse Thybulle
- Ryan Arcidiacono
- Josh Hart
- Gary Payton II
- Squadra che vince non si cambia: per una volta che i Kings sembrano essere in grado dopo oltre 15 anni di raggiungere i playoff, meglio non toccare un gruppo che continua a macinare vittorie. Una lieva insufficienza per un roster finora promosso a pieni voti
- Kessler Edwards
- Jakob Poeltl sarebbe andato via come free agent in estate
- Devonte' Graham
- Noah Vonleh (poi tagliato)
- Josh Richarson
- Jakob Poeltl
- È la squadra che ha sorpreso più di tutte: doveva smobilitare e invece non solo ha tenuto tutti i suoi talenti, ma anche aggiunto il lungo che mancava per regalarsi qualche opportunità di inseguire i playoff in questi ultimi mesi. Il problema del possibile rebuilding e del futuro dei vari Fred VanVleet, OG Anunoby e gli altri è rimandato a luglio
- Jakob Poeltl
- Kheim Birch
- Le scelte aggiuntive al Draft sono arrivate, i migliori talenti sono tutti rimasti in squadra e i Jazz hanno interessanti margini e prospettive: Westbrook è solo di passaggio, mentre la struttura della squadra nel medio-lungo periodo promette davvero bene
- Russell Westbrook
- Juan Toscano-Anderson
- Damian Jones
- Nickeil Alexander-Walker
- Mike Conley
- Malik Beasley
- Rui Hachimura per Kendrick Nunn è davvero troppo poco per sperare di invertire la rotta: Washington resta una delle squadre della Eastern Conference impigliata in una situazione in cui gli investimenti non portano i frutti sperati (ossia i playoff), ma al tempo stesso la base c'è per sperare di crescere. Il presente però resta insufficiente, così come il mercato
- Kendrick Nunn
- Rui Hachimura