Secondo quanto scritto da ESPN, a spingere maggiormente per prendere Kyrie Irving dai Brooklyn Nets è stato Luka Doncic, il maggior sostenitore dello scambio insieme a coach Jason Kidd, frustrato dal record attorno al 50% della squadra. Il GM dei Dallas Mavericks ha sottolineato: "Non vedo rischi in questo scambio. Anzi, vedo dei rischi a non farlo"
In un modo o nell’altro, l’arrivo di Kyrie Irving ai Dallas Mavericks rappresenta un punto di svolta per la storia della franchigia, che ha ceduto membri importanti del roster come Spencer Dinwiddie e Dorian Finney-Smith per dare a Luka Doncic il giocatore di maggior talento con cui abbia mai giocato. E a spingere per concludere questo tipo di scambio è stato proprio lo stesso sloveno: secondo quanto scritto da ESPN, Doncic insieme a coach Jason Kidd è stato quello che ha spinto maggiormente per prendere Irving, "frustrato dal fatto che i Mavs stessero galleggiando attorno al 50% nonostante lui stesse giocando come mai prima", si legge nell’articolo. Viene specificato anche che "privatamente ha spinto la dirigenza per trovare un modo di acquisire la co-stella necessaria per i Mavs per contendere per il titolo", in particolare dopo aver perso Jalen Brunson in estate senza un sostituto. Insomma, a volere Irving a Dallas più di tutti è stato proprio Doncic, con i due che nell’ultima partita hanno entrambi superato quota 40 punti e proveranno a migliorare il loro record di 2 vittorie e 4 sconfitte insieme questa sera a partire dalle 19 contro i Phoenix Suns di Kevin Durant in diretta su Sky Sport NBA.
Nico Harrison: "Vedo rischi nel non fare lo scambio"
Ad aggiungere carne al fuoco di un momento che comunque ha cambiato la storia della franchigia ci sono anche le parole del General Manager dei Mavericks Nico Harrison, che ha un rapporto di lunga data con Irving dopo aver lavorato con lui nella Nike. "Non vedo alcun rischio nel fare questo scambio" aveva detto nella conferenza stampa di presentazione di Irving. "Anzi, ne vedo a non fare questo scambio". Volendo leggere tra le righe, verrebbe da pensare che non prendere Irving avrebbe irritato ulteriormente Doncic, già nervoso per la mancanza di vittorie nonostante una stagione individuale da candidato MVP. Ora non ci sono più scuse: sta ai due All-Star trovare il modo di convivere per arrivare fino al tanto agognato titolo NBA.
