NBA, risultati di oggi: New York stoppa la corsa dei Lakers, Sixers 5 vittorie in fila
I Knicks fermano la corsa dei Lakers grazie a 63 punti della coppia Randle-Barrett, rendendo inutili i 33 di D'Angelo Russell. Philadelphia conquista la quinta vittoria consecutiva battendo Washington col solito grande Joel Embiid, New Orleans schianta Portland con 41 punti di Trey Murphy. Tutto facile per Cleveland a Charlotte e OKC a San Antonio, la sorpresa della notte è la terza sconfitta in fila di Denver che perde in casa contro Brooklyn nonostante la tripla doppia di Nikola Jokic
DENVER NUGGETS-BROOKLYN NETS 120-122 | I Nets sfruttano un terzo quarto da 37-18 per prendere le redini della partita, che rischiano di perdere solo nel finale, quando Nikola Jokic (due volte) e Bruce Brown hanno tre tiri per il sorpasso, che però sbagliano. I Nets allora centrano la quinta vittoria nelle ultime sei gare trascinati dai 25 punti di Mikal Bridges, dai 16 assist (career-high) di Dinwiddie (con 15 punti ma 5/15 al tiro) e dai 20 con 8/9 dal campo di Nic Claxton. Ottimo il dato degli assist (32) degli ospiti, su 42 canestri segnati
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La tripla doppia n°27 in stagione di Nikola Jokic arriva dopo la solita mostruosa prestazione individuale da 35 punti, 20 rimbalzi e 11 assist con 14/23 al tiro. Ma se le prime 25 erano sempre coincise con altrettante vittorie dei Nuggets, le ultime due hanno visto il centro serbo uscire sconfitto dal campo, in quella che per Denver è la terza sconfitta consecutiva dopo i ko con Chicago e San Antonio. E Jamal Murray per un problema al ginocchio sinistro non rientra in campo nel 4° quarto
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CHARLOTTE HORNETS-CLEVELAND CAVALIERS 108-114 | I Cavs devono rimontare 16 lunghezze di svantaggio nel secondo tempo per conquistare la quarta vittoria nelle ultime cinque partite, ringraziando i 28 punti di Darius Garland, i 23 di Donovan Mitchell e i 18 con 9 rimbalzi di Evan Mobley, partito come centro al posto di Jarrett Allen alle prese con un infortunio all’occhio. Agli Hornets, alla seconda partita in meno di 24 ore, non basta un quintetto tutto in doppia cifra guidato dai 27 di Terry Rozier, pagando con 29 punti le 19 palle perse commesse di squadra
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PHILADELPHIA 76ERS-WASHINGTON WIZARDS 112-93 | Vittoria wire-to-wire senza mai andare sotto nel punteggio per i Sixers, che conquistano il quinto successo consecutivo rimanendo in scia a Milwaukee e Boston in vetta alla Eastern Conference. Tutto il contrario rispetto a Washington, che cade per la quinta volta nelle ultime sei partite nonostante i 25 punti (career high) di Corey Kispert, scivolando fuori anche dalla zona play-in venendo superata da Chicago, complice un orribile 6/26 da tre punti
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Joel Embiid non ha nemmeno bisogno di scendere in campo nel quarto periodo per mettere assieme la solita prestazione mostruosa da 34 punti in 31 minuti, a cui aggiunge 8 rimbalzi, 4 assist e 4 stoppate. James Harden dirige il traffico con una doppia doppia da 18 punti e 14 assist ed è il migliore dei suoi con +25 di plus-minus, ispirando le doppie cifre di Tobias Harris (11 punti) e De’Anthony Melton (10 dalla panchina)
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NEW ORLEANS PELICANS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 127-110 | Seconda vittoria nelle ultime tre per i Pelicans, che approfittano dell’assenza di Damian Lillard (fuori per un problema al polpaccio) per battere comodamente i Blazers. Gli ospiti infatti non vanno oltre i 17 punti di Anfernee Simons e i 14 a testa di Shaedon Sharpe e Kevin Knox, toccando anche il -39 nel corso del secondo tempo e venendo sconfitti per la nona volta in 14 partite disputate senza Lillard in questa stagione
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Il protagonista assoluto del match Trey Murphy, che si regala un nuovo massimo in carriera da 41 punti mandando a segno ben 9 triple, lui che il mese scorso è stato protagonista della gara delle schiacciate. È comunque un’affondata a due mani a mettere il punto esclamativo sulla sua prestazione da 13/20 dal campo in meno di 30 minuti, accompagnato dai 22 di CJ McCollum (tutti nel primo tempo) e dai 19 del miglior Josh Richardson visto finora in maglia Pelicans. New Orleans è ora nel gruppo di quattro squadre con record di 33-35 insieme a Jazz, Thunder e Lakers
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SAN ANTONIO SPURS-OKLAHOMA CITY THUNDER 90-112 | Quinta vittoria nelle ultime sei per i Thunder, che anche senza Shai Gilgeous-Alexander (tenuto a riposo) riescono ad avere la meglio sugli Spurs, a cui non bastano i 23+11 di Zach Collins e i 20 di Devonte’ Graham. OKC infatti si gode la miglior prestazione stagionale del rookie Ousmane Dieng (17 punti), i 15 di Josh Giddey e i 21 con 10 assist di Jalen Williams. Particolarità: i Thunder hanno segnato 10 triple con 9 giocatori diversi, tutti quelli scesi in campo nella rotazione
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LOS ANGELES LAKERS-NEW YORK KNICKS 108-112 | I Knicks interrompono la loro striscia di tre sconfitte in fila battendo una delle squadre più in forma della lega, resistendo alla rimonta furiosa dei Lakers anche senza Jalen Brunson. I padroni di casa tornano da -10 a -2 nel giro di due minuti, ma impiegano 14 secondi per fare fallo sistematico e dalla lunetta l’ex Josh Hart è glaciale nel ridare il +4 ai suoi, con D’Angelo Russell che fallisce la tripla per riavvicinarsi ulteriormente
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Proprio "D-Lo" è il protagonista in casa Lakers, confezionando la sua miglior prestazione da quando è tornato con 33 punti, 5 rimbalzi e 8 assist segnando 6 delle 11 triple tentate, seppur con soli due punti nel quarto finale. Anthony Davis chiude con 17 punti e 16 rimbalzi, mentre dalla panchina Dennis Schröder (14), Austin Reaves (13) e Rui Hachimura (12) chiudono tutti in doppia cifra. I Lakers però falliscono il ritorno al 50% di vittorie dopo più di un anno dall’ultima volta, scivolando fuori dalla zona play-in
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RJ Barrett è il grande protagonista della seconda frazione di gioco, segnando 20 dei suoi 30 punti finali nel solo secondo tempo nonostante un brutto 1/8 dall’arco a fine gara. Il canadese insieme a un Immanuel Quickley da 15 punti riesce però ad avere la meglio sulla difesa dei Lakers, che i Knicks non riuscivano a battere in California dal 2019. Sono 11 invece i rimbalzi di Isaiah Hartenstein, che in una notte sola guadagna 700.000 dollari per due bonus del suo contratto (minuti disputati e vittorie di squadra)
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A guidare i Knicks è però l’ex di serata Julius Randle, che dopo una brutta prestazione da 5/24 al tiro contro i Clippers torna ai livelli a cui ci ha abituati in questa magica stagione segnando 33 punti con 11 canestri a segno sui 24 tiri tentati, a cui aggiunge anche 8 rimbalzi e 5 assist. Il suo sostituto Obi Toppin è il migliore dei Knicks dalla panchina con 9 punti, a cui si aggiungono gli 8 a testa di Josh Hart e Miles McBride per una vittoria scaccia-crisi della squadra di New York
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Questa la situazione nella Western Conference dopo le gare della notte, con i Lakers di nuovo fuori dalla zona play-in
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Questa invece la situazione a Est, con Washington che cede il decimo posto a Chicago
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