Proprio come in gara-4 e in gara-5, il leader di Boston parte ancora malissimo al tiro, ma nell'ultimo periodo ritrova la mano, segna tre triple fondamentali (due consecutive) e manda a tabellone 16 dei suoi 19 punti, facendo la sua parte nella vittoria dei Celtics a Philadelphia che rimanda l'esito della serie a gara-7
I primi tre quarti di gara-6 di Jayson Tatum, con i suoi Celtics sull'orlo dell'eliminazione, sembrava gettare nel panico i tifosi biancoverdi: 1/13 al tiro per lui (diventerà 1/14 dopo un altro errore a inizio ultimo periodo) e Boston sotto di due punti con i Sixers. Una scena già visto, un film già andato in onda: come in gara-5 (0/5 per lui al tiro per iniziare la gara) e come in gara-4 (1/9 nel primo tempo). Solo che stavolta margine di errore non ce n'era più, e Tatum lo sapeva bene: "Continuavo a guardare il cronometro e mi ripetevo: 'C'è ancora tempo'. Ci ho creduto fino alla fine". E alla fine ha avuto ragione lui, esploso con 16 punti nel solo quarto quarto, mandando a bersaglio tre triple una più decisiva dell'altro: quella del vantaggio sull'84-83, poi un'altra subito dopo per l'87-83 e un'ultima per suggellare la vittoria (95-84, prima che Philly aggiunga gli ultimi due punti alla partita). E nell'intervista in campo a fine partita, Tatum ha parole chiare sulla sua gara a due facce: "In tutta umiltà, credo di essere uno dei migliori giocatori al mondo: posso far fatica, il tiro non può entrarmi ma alla fine una partita è lunga, e grazie ai miei compagni siamo riusciti a superare le mie difficoltà iniziali".
Le condizioni del suo polso sinistro preoccupano
Forse dovute anche a un polso sinistro che fa male e che, parole dello stesso Tatum, potrebbe richiedere un'operazione in estate. Ma per il momento c'è ancora da giocare, e possibilmente c'è da farlo come nel quarto quarto di gara-6 (chiusa da Tatum con 19 punti e 5/21 al tiro). Anche grazie alle parole del suo allenatore, Joe Mazzulla, che in mezzo alle difficoltà ha preso il suo n°0 da parte con un semplice messaggio: "Ti voglio bene". "Amo il tipo di rapporto che abbiamo" ammette Tatum, ma i buoni sentimenti ora contano il giusto: c'è una gara-7 da giocare, domenica, in casa, e una qualificazione ancora tutta da conquistare.