Se il nuovo presidente, Michael Winger, dovesse scegliere il "rebuilding" totale per i suoi Wizards, la carriera di Beal continuerà lontano dalla capitale, e infatti il giocatore e l'agente sono già in contatto con la società per vagliare assieme le proposte di trade presentate dalle altre squadre. Anche perché Beal è titolare della famigerata "no trade clause"
Il destino di Bradley Beal nelle mani di Michael Winger, il nuovo presidente di Washington. Ma non del tutto, a dire il vero. Perché se è vero che il proprietario degli Wizards, Ted Leonsis, ha dato carta libera al nuovo presidente se attuare o no una strategia di rebuilding completo, qualsiasi decisione che riguardi il futuro di Beal dovrà passare necessariamente anche dal giocatore e dal suo agente, Mark Bartelstein (di Priority Sports). Perché il n°3 degli Wizards, a oggi, è l'unico giocatore con la cosiddetta clausola "no trade", quella cioè che permette in questo caso a Beal di mettere un veto a qualsiasi scambio non lo soddisfi. E scambiare la prima punta di Washington non è facile, perché è titolare di un contratto di cinque anni per un totale di 251 milioni di dollari che finora ha esaurito solo la sua prima annualità. Il futuro di Beal e degli Wizards è al momento tutt'altro che chiaro, e dipenderà anche dalle decisioni di Kristaps Porzingis e Kyle Kuzma: entrambi hanno la facoltà di uscire dall'ultimo anno del loro contratto (il primo rinuncerebbe a 36 milioni di dollari, il secondo solo a 13) e diventare free agent già quest'estate. E poi c'è Beal, che dopo 11 anni, tutti nella capitale, forse avrà la chance di cercare fortuna altrove, anche visto il rendimento recente della squadra, che ha partecipato ai playoff soltanto una volta nelle ultime cinque stagioni.
Beal ha chiuso l'ultimo campionato oltre i 23 punti di media e con le migliori percentuali al tiro della sua carriera, ma prendendo parte a sole 50 delle 82 partite per via di diversi infortuni. Nel 2019-20 e nel 2020-21 aveva chiuso le sue stagioni tutte e due le voltre oltre i 30 punti di media (30.5 e 31.3 rispettivamente).
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