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NBA, il commovente saluto di Marcus Smart a Boston, ma senza citare i Celtics

NBA
©Getty

Dopo lo scambio che lo ha portato ai Memphis Grizzlies, Marcus Smart ha affidato ai social il suo commosso saluto alla città di Boston e ai tifosi, ma senza citare la franchigia, la dirigenza o gli allenatori. "Boston è un posto speciale per me: non abbiamo vinto il 18° titolo, ma sono MOLTO MOLTO orgoglioso del successo che abbiamo avuto. Mi mancheranno i compagni di squadra, i tifosi e i ragazzi che abbiamo aiutato negli ospedali"

Per nove lunghi anni Marcus Smart è stato il cuore e l’anima dei Boston Celtics, raggiungendo un rapporto quasi simbiotico con i suoi tifosi e meritandosi l’amore incondizionato da parte dei fedeli biancoverdi. Per questo lo scambio che lo ha portato ai Memphis Grizzlies è stato accolto con grande sorpresa quando si è concretizzato, tanto che lo stesso Smart ha avuto bisogno di un po’ di tempo per metabolizzare e affidare ai social il suo saluto. “Da dove cominciare… ripensando agli ultimi nove anni ho un sacco di emozioni dentro di me” ha scritto su Twitter. “Sono arrivato a Boston come un ragazzino ingenuo da Dallas, senza sapere cosa aspettarmi. Conoscevo solo il tipo di etica del lavoro che mia mamma mi aveva instillato e che mi sarei fatto il mazzo per fare in modo di GUADAGNARMI il rispetto di tutti i tifosi di Boston. Che è il motivo per cui quello che è successo è duro [da digerire]. Boston, sei un posto speciale per me. Sono cresciuto qui e ho incontrato alcuni dei miei migliori amici. Non dimenticherò mai il mio periodo qui. Alla fine non siamo riusciti a vincere il 18° titolo, ma sono MOLTO, MOLTO orgoglioso del successo che abbiamo avuto. Mi mancheranno tante cose di Boston ma principalmente i miei compagni di squadra, i tifosi e i ragazzi che abbiamo aiutato con il nostro lavoro negli ospedali. Sono stati 9 grandi anni a Boston, grazie per tutto l’affetto… ma ora è il momento di guardare avanti”. Nel suo messaggio Smart non ha mai citato la parola Celtics, né gli allenatori che ha avuto né l’attuale dirigenza guidata da Brad Stevens, chiudendo il suo messaggio con un saluto ai suoi nuovi tifosi dei Memphis Grizzlies (“Abbiamo qualcosa di speciale in serbo”).

Stevens: "Decisione molto difficile, dovevamo riequilibrare il roster"

In una conferenza stampa per parlare di quanto accaduto, Brad Stevens ha spiegato così quanto successo: “È stato molto, molto difficile. Come ho detto all’inizio dell’estate, penso che avevamo bisogno di riequilibrare il roster, e questo significava che probabilmente avremmo perso un ottimo giocatore. A Marcus ho detto che prima che arrivasse lui il nostro record era 25-57, e che la più grande eredità che puoi lasciarti alle spalle è che hai migliorato un posto perché ci sei passato tu. Come potete immaginare la conversazione tra di noi non è durata molto, perché è difficile processare e digerire certe cose. Siamo tristi nel vederlo andare via, ma sappiamo che avrà un enorme impatto sui Grizzlies che sono un’ottima squadra. Credo che Boston continuerà comunque ad apprezzarlo, io sicuramente lo farò. E lui sa che faremo qualsiasi cosa per lui. È stata molto dura”.

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