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NBA, Paul George racconta: "Volevo essere scelto dai Clippers già al Draft 2010"

NBA
©Getty

Paul George è arrivato ai Clippers nell'estate del 2019, ma lui avrebbe voluto giocare a Los Angeles già in uscita dal college. E ora racconta le motivazioni extra provate ogni volta che affrontava la squadra della sua città da avversario

Giocare nella squadra della città dove si è nati, e per la quale magari si fa il tifo fin da bambini, è un privilegio per pochi. Lo sanno bene Paul George e Mikal Bridges, che chiacchierando nel podcast del primo hanno raccontato il loro rapporto dolceamaro con Clippers e Sixers. Bridges era sato addirittura scelto da Philadelphia nel 2018, solo per essere poi subito scambiato con Phoenix in una delle mosse di mercato più disastrose degli ultimi anni. Anche per George il risentimento verso la squadra di casa risale proprio al Draft, dove nonostante le ottime premesse veniva snobbato. "I Clippers avevano l'8° scelta nel 2010" racconta George, "e io avevo fatto un provino incredibile per loro. Nonostante questo hanno scelto Al-Farouq Aminu. Da lì in poi, ogni volta che ci giocavo contro ero pronto a fare di tutto pur di vincere". Dopo le avventure a Indiana e Oklahoma City, il sogno di George si è avverato nell'estate del 2019, anche se per il momento le soddisfazioni in maglia Clippers sono state scarse. Viceversa Bridges, ora ai Nets, quando George gli ha chiesto se la sfida coi Sixers rappresenti ancora un appuntamento speciale, non ha avuto dubbi: "Sì, quel sentimento è sempre lì".