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NBA, Ben Simmons e il suo possibile futuro: "Amo Philadelphia, ci tornerei"

NBA

In una lunga intervista concessa ad "Andscape", l'ala dei Brooklyn Nets professa ottimismo in vista della prossima stagione, che considera quella del suo riscatto. E si lascia anche andare a una inaspettata dichiarazione d'amore per la sua vecchia squadra

Quando si tratta di Ben Simmons, tra appassionati e addetti ai lavori sono in parecchi ad aver perso le speranze e, in qualche caso, anche la pazienza. E, in effetti, le promesse di riscatto formulate dal giocatore negli ultimi anni, e prontamente disattese, non si contano. Simmons, tuttavia, nonostante i molti passaggi a vuoto e il clima di generale scetticismo che lo circonda, non sembra aver smarrito la fiducia in sé stesso. Nel corso di una lunga intervista rilasciata ad "Andscape", il giocatore dei Brooklyn Nets ha illustrato la sua prospettiva sulla prossima stagione, che Simmons vede come un crocevia decisivo per la sua carriera. Dopo aver trascorso l'estate a Miami ad allenarsi ("Ho lavorato per cinque giorni alla settimana in tutti questi mesi"), l'australiano sostiene di aver recuperato a pieno la condizione fisica ("Il mio corpo non è mai stato così forte e resistente"), premessa fondamentale per uscire dalle difficoltà che lo hanno fortemente limitato nelle ultime stagioni ("La gente mi diceva: devi attaccare il ferro e schiacciare, ma io non riuscivo nemmeno a saltare senza provare dolore al ginocchio"). Simmons ha anche assicurato di aver capito che "Non sarà facile tornare ai livelli da All Star, ma so come fare e lo farò".  Le risposte più interessanti, di certo le più sorprendenti, sono però arrivate quando invece di parlare del futuro si è tornati per un momento al passato.

Amore eterno per la città dell'amore fraterno 

"Ti regalo una notizia in anteprima" ha detto Simmons al suo interlocutore Marc J. Spears, "l'anno prossimo voglio giocare per l'Australia alle Olimpiadi". La notizia che conta, però, arriva poco dopo, quando una riflessione sulla sua avventura ai Sixers finita male ("Me ne sono andato quando era arrivato il momento di andarsene, di certo gli infortuni non hanno aiutato ma ora credo di riuscire ad apprezzare quell'esperienza") si trasforma in una inaspettata dichiarazione d'amore. "Amerò per sempre Philadelphia, mi sono divertito tantissimo lì. Quando qualcuno mi chiede: dove vorresti andare se ti scambiassero un'altra volta? Io rispondo sempre: solo a Philadelphia, per me è come una seconda casa". 

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