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NBA, Joe Lacob: "La dinastia degli Warriors non è finita, vogliamo vincere ancora"

NBA

In una lunga intervista concessa a Tim Kawakami di "The Athletic", il proprietario di maggioranza di Golden State si è espresso su presente e futuro della squadra. Dai rinnovi contrattuali di Klay Thompson e Steve Kerr fino ai movimenti di mercato avvenuti durante l'estate, per Lacob esiste un unico obiettivo: vincere il titolo

Tra le qualità che contraddistinguono Joe Lacob, proprietario di maggioranza dei Golden State Warriors ormai dal 2010, non c’è mai stata la modestia. Le sue dichiarazioni roboanti, di cui la più celebre risale alla primavera del 2016 quando Lacob affermò che “Gli Warriors sono avanti anni luce rispetto al resto della NBA”, non si contano. Di certo i risultati ottenuti nel corso degli ultimi dieci anni gli hanno dato ragione, ma secondo molti appassionati e addetti ai lavori quella che è stata la squadra dominante dell’ultima decade NBA sembra ora essere arrivata alla fine della corsa. Lacob, invece, non la pensa così, e in una lunga intervista concessa a Tim Kawakami ha ribadito la propria convinzione che il nucleo storico formato da Steph Curry, Draymond Green e Klay Thompson e guidato in panchina da Steve Kerr abbia ancora molto da dire e da vincere. Per questi ultimi due, Thompson e Kerr, si prospetta la questione del rinnovo dei contratti che li legano alla franchigia e che scadono entrambi la prossima estate. Lacob, da questo punto di vista, ha espresso tranquillità e ottimismo: “Amiamo entrambi, Klay e Steve, sono due futuri Hall of Famer e il nostro desiderio è che restino con noi ancora molto a lungo” ha dichiarato il proprietario, “c’è tempo per discutere dei loro rinnovi ma sono sicuro che troveremo un accordo”. A proposito di contratti, Lacob ha poi detto la sua a proposito dello scambio che ha portato Jordan Poole a Washington facendo arrivare sulla Baia Chris Paul, un avvicendamento che ha ulteriormente alzato l’età media della squadra e il monte stipendi che, inclusa la luxury tax, oltrepasserà i 400 milioni di dollari la prossima stagione.

Ossessione Larry O'Brien Trophy

“Ti assicuro che non era nei nostri piani aumentare in quel modo età media della squadra e monte stipendi, ma quando si è presentata l’occasione di portarsi a casa Chris Paul non ci siamo tirati indietro” ha dichiarato Lacob, “Certo, l’aggiunta di Chris (Paul) ci costerà parecchi soldi, ma abbiamo deciso che ne valeva la pena”. Il proprietario degli Warriors ha poi allargato il ragionamento alla NBA di oggi e ai meccanismi che regolano il mercato dei giocatori: “Da un certo punto di vista, questa è diventata una lega in cui si ragiona anno per anno; perciò, quando si ha la possibilità di vincere il titolo bisogna provarci subito, ed è quello che vogliamo fare noi”. Infine, Lacob, solleticato a proposito della recente polemica sul miglior playmaker di sempre, ha espresso il suo parere ribadendo al contempo quale sia l’obiettivo, o forse è meglio dire l’ossessione vissuta in casa Warriors. “Magic (Johnson) era meglio di Steph (Curry)? Non saprei, la verità è che sono i due più grandi di sempre. Quanti titoli ha vinto Magic? Cinque, giusto? Steph ne ha quattro e ne vincerà uno la prossima stagione, e se non è la prossima sarà quella successiva”.

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