La trade che avrebbe potuto portare l'ex MVP a Los Angeles sembra essere saltata. E secondo Brian Windhorst di "ESPN" sarebbero stati proprio i Clippers a sfilarsi dalle trattative
CASO HARDEN, TYRESE MAXEY: "NIENTE DI NUOVO QUI AI SIXERS" | LEGGI L'ARTICOLO
La possibilità di vedere James Harden con la maglia degli L.A. Clippers già dal primo giorno del training camp sembrerebbe essere sfumata. La volontà del giocatore, espressa più volte e con toni poco equivocabili, non sarebbe bastata per imbastire uno scambio in grado di soddisfare le richieste dei Sixers. Secondo quanto riportato da Brian Windhorst di "ESPN" all'interno dell'ultima puntata del podcast "The Hoop Collective", infatti, sarebbe stata proprio la franchigia di proprietà di Steve Ballmer a sfilarsi dall'affare. Dopo diverse settimane di trattative, il front office dei Clippers avrebbe constatato la fattiva impossibilità di giungere ad un accordo, decidendo quindi di chiudere i colloqui con Daryl Morey e la dirigenza di Philadelphia. Secondo Windhorst, però, non sarebbe ancora stata scritta la parola fine al possibile passaggio di Harden ai Clippers. Nel caso in cui il rapporto tra il giocatore e i Sixers, già piuttosto compromesso, dovesse ulteriormente peggiorare nel corso della stagione, l'ipotesi di uno scambio potrebbe tornare d'attualità. Per il momento, tuttavia, i Clippers sembrano convinti di avere in Russell Westbrook il titolare nel ruolo di playmaker e, in attesa di capire come evolveranno le situazioni che riguardano i possibili rinnovi contrattuali di Kawhi Leonard e Paul George, sarebbero intenzionati a iniziare la stagione senza apportare altri cambiamenti al roster a disposzione di coach Lue.