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NBA, Tyrese Maxey: "Caso Harden? Niente di nuovo qui a Philadelphia"

NBA

La guardia dei Sixers è intervenuta sulla questione che vede contrapposti il compagno di reparto e la franchigia. Secondo Maxey non si tratta di niente che a Philadelphia non abbiano già visto 

Il caso Harden-Sixers, o per meglio dire la lite a colpi di dichiarazioni pepate che ha coinvolto la guardia di Philadelphia e il presidente della franchigia Daryl Morey, sta animando l'estate della NBA. Sulla questione si sono espressi, in maniera esplicita o meno, in molti, dentro e fuori dalla squadra. Ora è il turno di Tyrese Maxey, compagno di backcourt di Harden la scorsa stagione, che nell'ultimo episodio del suo podcast "Maxey on the mic" ha voluto dire la sua. "Fa un pò strano dirlo, ma in tutta onestà non è certo la prima volta che succede qualcosa di simile qui a Philadelphia. Fa anche un pò ridere, ma questa è la vita. James (Harden) ha le sue idee e può fare tutto ciò che gli va," ha dichiarato Maxey, "io mi sto preparando a giocare con lui o senza di lui...e voglio bene a James. Se dovesse decidere di tornare e giocare ancora con noi, nessuno ai Sixers ne sarebbe turbato". Il riferimento, nemmeno tanto velato, è a quanto accaduto meno di due anni fa con Ben Simmons, mandato a Brooklyn proprio in cambio di Harden dopo una lunga battaglia con Morey.

Obiettivo: continuare a essere competitivi

"La gente mi chiede: se James non dovesse tornare in squadra, daresti già per persa la prossima stagione?" ha poi spiegato Maxey, "Io penso che per come sono messi i Sixers sia impossibile dare per persa una stagione. Abbiamo talento, abbiamo l'MVP in carica, dobbiamo per forza giocare e credere di poter vincere. Il nostro obiettivo dev'essere continuare a essere competitivi. Certo, ora sarà un pò più complicato visto che uno dei nostri migliori giocatori ha deciso che non vuole più tornare a Philadelphia. Così va la vita". Con l'eventuale assenza di Harden, Maxey, reduce dalla sua terza stagione in NBA in cui ha registrato il massimo in carriera con 20,3 punti a partita di media, potrebbe trovare ancora più spazio. Al momento, però, non sembra affatto preoccupato delle probabili, nuove responsabilità che gli verranno assegnate.

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