La notiiza era nell'aria da tempo, ma da ieri è diventata ufficiale: Andre Iguodala si ritira dal basket giocato dopo 19 stagioni e tanti trionfi in NBA. Il veterano di Golden State ritiene che sia arrivato il momento giusto per dire basta e gli Warriors ne celebrano la straordinaria carriera, in attesa di ritirare la sua maglia numero 9
"È solamente arrivato il momento giusto", con queste parole Andre Iguodala ha reso ufficiale una notizia che circolava ormai da diverse settimane: il quattro volte campione NBA dice addio alla pallacanestro giocata. La dichiarazione, rilasciata all'interno di una intervista telefonica concessa a "Andscape", non arriva certo a sorpresa, ma sancisce comunque la parola fine alla carriera di uno dei giocatori più vincenti e più influenti degli ultimi dieci anni. "Il tempo ha cominciato a essere limitato per me, e non mi andava di osservare dalle retrovie" ha affermato l'MVP delle Finals 2015, aggiungendo poi che "vorresti sempre giocare ad alto livello, ma poi subentra anche l'importanza della tua famiglia". Iguodala, padre di tre figli, parrebbe ora volersi dedicare alla vita domestica: "Non vedo l'ora di veder crescere mio figlio, che ha 16 anni, e le mie due figlie in questi anni così importanti per loro". Per il veterano di Golden State, che nell'ultima regular season aveva giocato in effetti solo otto partite senza poi vedere il campo nelle sfide di playoff contro Kings e Lakers, si chiude quindi un'avventura durata 19 stagioni, di cui otto, le più importanti, trascorse con la maglia degli Warriors. Warriors che, come prevedibile, non hanno perso l'occasione per celebrare quello che è a tutti gli effetti ormai un pezzo della loro storia.
Un pilastro della dinastia Warriors
La carriera di Iguodala, che ha vissuto anche una corposa prima parte a Philadelphia e passaggi a Denver e Miami, rimarrà giocoforza legata a Golden State. Nella conferenza stampa prima dell'amichevole con San Antonio, commentandone il ritiro, Steve Kerr l'ha definito "Un pezzo fondante della nostra squadra, ed è una delle ragioni fondamentali per cui abbiamo potuto vincere quattro titoli", lodandone poi l'atteggiamento altruista dimostrato nell'accettare di partire dalla panchina nella stagione 2014-15, poi conclusa con il titolo per gli Warriors e il premio di MVP delle finali per lui: "Andre è stato speciale e in qualche modo è stato lui, con la sua disponibilità al sacrificio, a definire l'identità di questa squadra". Non è un caso che il proprietario degli Warriors, Joe Lacob, si sia affrettato ad assicurare che "La maglia numero 9 di Iguodala troverà presto il suo posto al Chase Center, tra gli stendardi dei titoli vinti".