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NBA, il tributo di Golden State per il ritorno di Kevin Durant. VIDEO

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Per la prima volta dopo il suo addio nel 2019, Kevin Durant ha potuto ricevere il saluto e l’ovazione dei tifosi dei Golden State Warriors al suo esordio al Chase Center con il pubblico sugli spalti. "La tifoseria mi ha mostrato solo affetto e rispetto come giocatore e come persona. Non potrei chiedere di meglio" ha detto KD, autore di una prova opaca al tiro ma vincente con i suoi Phoenix Suns

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Sono passati più di quattro anni da quando Kevin Durant ha lasciato i Golden State Warriors, squadra con cui in tre stagioni ha vinto due titoli e preso parte a tre finali NBA, eppure in questo lungo lasso di tempo non aveva mai ricevuto il giusto tributo dai suoi ex tifosi. Complici gli infortuni e la pandemia, infatti, KD aveva giocato al Chase Center da avversario solamente una volta nel 2021, ma al tempo le limitazioni per il Covid-19 avevano impedito ai tifosi di essere presenti sugli spalti. Questa notte invece c’erano eccome, e Durant alla prima occasione utile è stato omaggiato dal suo ex pubblico che lo ha applaudito dopo il classico video tributo mostrato sui maxischermi. "È sempre bello quando il tuo lavoro viene riconosciuto ed è stato bello rivedere tante persone che non incontravo da un po'" ha detto KD dopo la partita. "La tifoseria mi ha mostrato solo affetto e rispetto come giocatore e come persona. Non potrei chiedere di meglio. Nel video c’erano tanti bei momenti, è stato bello poterli riviverne alcuni molto velocemente. Ma alla fine dei conti la cosa migliore è stata cominciare la stagione con una vittoria".

KD non brilla, ma Phoenix vince comunque con super Booker

Una vittoria arrivata grazie all’esecuzione nel finale e a una difesa che ha tenuto gli avversari al 35% al tiro di squadra, sopperendo anche a una sua serata non entusiasmante del numero 35. Durant ha chiuso con 7/22 al tiro (1/2 da tre) e un non caratteristico 3/5 ai liberi per 18 punti finali in 37 minuti di gioco, sopperendo però con 11 rimbalzi, 3 assist e una stoppata a fronte di sole due palle perse. Certamente non la sua miglior prestazione in carriera, ma con un Devin Booker scintillante (32 punti, 6 rimbalzi e 8 assist con tutte le giocate decisive nel finale) i Suns sono riusciti a vincere sul campo di una diretta concorrente, trovando anche le giocate giuste dei comprimari pur dovendo fare a meno di Bradley Beal fermato dal mal di schiena.

approfondimento

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