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NBA, mai nessuno male come Damian Lillard tra prima e seconda partita

NBA
©Getty

Dopo il debutto da 39 punti contro Philadelphia, Damian Lillard ha giocato una delle sue peggiori partite in carriera nel pesante ko interno subito dai Milwaukee Bucks contro Atlanta. Per l’All-Star solo 6 punti con 2/12 al tiro e ben 6 palle perse, in una partita in cui gli Hawks non sono mai andati sotto nel punteggio toccando anche il +31. "Ci stiamo ancora conoscendo, siamo solo alla seconda partita" ha detto dopo il match

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Stando a quanto riportato da ESPN Stats & Info, nella storia della NBA non era mai successo che un giocatore vedesse calare di ben 33 punti il proprio bottino tra la prima e la seconda partita con una nuova squadra. Il crollo di Damian Lillard dall’eccellente esordio (39 punti contro i Philadelphia 76ers) alla pessima prestazione di stanotte (6 punti, 2/12 al tiro e 6 palle perse contro Atlanta) fa rumore per le dimensioni mai viste prima, anche se nessuno dopo il match è sembrato preoccupato. "Ci stiamo ancora conoscendo" ha detto Lillard. "È un processo lungo in cui bisogna capire molto. Quando comincio partite come quella di stasera, come posso trovare il modo di rendermi utile senza tenere il pallone? In passato avrei cercato di tenerla, ma qui non devo farlo, perciò come posso trovare quei momenti e quelle opportunità per rimettermi in ritmo ed essere un fattore positivo? Fa tutto parte del processo, è solo la seconda partita. Con il tempo troveremo il modo e miglioreremo". Di sicuro non siamo stati abituati a vedere un Lillard così impreciso: era da 79 partite consecutive che superava la doppia cifra, la seconda striscia più lunga della sua carriera, e per la prima volta dal 2020 è rimasto all’asciutto in tutto il primo tempo, in difficoltà contro i raddoppi di marcatura decisi da Quin Snyder. Soprattutto, gli Hawks non hanno avuto alcun problema a battere sonoramente i Bucks a domicilio, trovando la prima vittoria stagionale toccando anche il +31 in una gara in cui non sono mai stati sotto nel punteggio.

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Anche Giannis Antetokounmpo dopo la partita ha professato calma: "So quanto è forte e abbiamo bisogno che continui a tirare, che continui a essere grande. Ovviamente non abbiamo vinto, ma lui è il nostro uomo adesso" ha detto dopo una prestazione da 26 punti e 11 rimbalzi. "È solo la seconda partita, è molto molto presto. Stiamo ancora capendo chi siamo e cosa funziona, cosa ci viene bene e cosa no". In soccorso dei Bucks viene il calendario: già questa notte infatti torneranno in campo contro i Miami Heat, in una sfida decisamente attesa per via del lungo e infruttuoso corteggiamento della franchigia della Florida nei confronti di Lillard, promesso sposo mancato in estate. "Non ho mai giocato per loro" ha detto Lillard. "Li avevo indicati come destinazione per una trade, ma sono stato mandato qui e ne sono felice. Mi sento alla grande in questa squadra, per me personalmente è finita lì. Non ci ho più pensato dopo. Perciò non andrò alla partita pensando ‘Questa è la squadra per la quale dovrei giocare’, niente del genere. Conosco Jimmy Butler, conosco Bam Adebayo, siamo in termini amichevoli. Ma io gioco per i Bucks".

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