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NBA, LeBron si sfoga su Instagram: "Ero venuto a L.A. per darmi al cinema, no?"

NBA

Venerdì notte, a Portland, era andata in scena una versione decisamente vintage di LeBron James. La stella dei Lakers aveva trascinato i suoi alla vittoria con 35 punti, 9 assist e 5 rimbalzi. E il giorno dopo, King James si è lasciato andare pubblicando una storia su Instagram in cui mostra il tabellino della partita ribadendo di non essere arrivato a Los Angeles solo per la presenza di Hollywood

 

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Quella ottenuta sul campo, a dire il vero non proprio inespugnabile, di Portland venerdì notte è stata la 7° vittoria dell'inizio di stagione fin qui balbettante dei Los Angeles Lakers. Vittoria arrivata soprattutto grazie alla prestazione maiuscola del capitano gialloviola LeBron James, autore di 35 punti (con 13/22 dal campo), 5 rimbalzi, 9 assist e 2 palle recuperate. Per James è stata la partita numero 108 in maglia Lakers conclusa con più di 30 punti a tabellino e il diretto interessato l'ha ritenuta l'occasione giusta per concedersi uno sfogo social. Sul suo profilo Instagram, infatti, LeBron ha pubblicato una storia che riporta il tabellino della partita con i Blazers (e sottolinea il numero di partite da più di 30 punti giocate da quando è sbarcato in California nel 2018), per poi aggiungere un commento dedicato ai suoi detrattori: "Però ero venuto qui per dedicarmi al cinema, no? Non è quello che avete detto tutti?". Il riferimento è ovviamente alle accuse, spesso nemmeno troppo velate, rivolte a James da parte di una minoranza di media e appassionati e che partono dal presupposto che le scelte prima di andare ai Lakers e poi di restarci, presumibilmente fino al termine della carriera, siano state dettate da esigenze di business e di marketing che poco o niente hanno a che fare con il gioco. E LeBron, che pure un piede a Hollywood l'ha messo da protagonista con "Space Jam: New Legends" e con diverse altre partecipazioni in veste di produttore o finanziatore, ha voluto ribadire che no, al centro dei suoi pensieri c'è sempre il campo da basket. Un luogo dove, a quasi 39 anni e alla sua 21° stagione in NBA, sembra cavarsela ancora piuttosto bene. 

 

[testo di Zeno Pisani | ha collaborato Sheyla Ornelas]

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