NBA, la moglie riporta Kerr alla realtà: "È solo novembre, rilassati"

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Dopo la sconfitta di Sacramento e l’eliminazione dall’In-Season Tournament, coach Steve Kerr non riusciva a dormire svegliando anche l’esasperata moglie Margot. La quale ha cercato di rimettere in prospettiva le preoccupazioni del marito, che ha raccontato cosa ha detto in piena notte per farlo tornare a dormire

L’inizio di stagione dei Golden State Warriors è stato particolarmente interlocutorio, bilanciando un’ottima partenza (6 vittorie e 2 sconfitte nelle prime otto partite) e un brutto mese di novembre (8 sconfitte e sole 3 vittorie nelle successive 11). La sconfitta subita sul campo di Sacramento, sprecando un vantaggio di 24 lunghezze e vedendosi eliminati dall’In-Season Tournament per mano dei Kings, ha reso particolarmente pensieroso coach Steve Kerr, che al rientro a casa dopo la trasferta non riusciva a prendere sonno — per la disperazione della moglie Margot. "Tornato a casa da Sacramento sono rimasto in piedi un po’ a pensare a tutto" ha raccontato Kerr al Tolbert & Copes Show su radio KNBR. "Una volta arrivato a letto continuavo a girarmi e a rigirarmi nel letto senza prendere sonno. Probabilmente verso le 2 di notte Margot si è svegliata e mi ha detto 'Gesù, è solo novembre. Puoi per favore rilassarti un attimo?'. Io le ho detto: 'Ma di cosa stai parlando?'. E lei ha risposto: 'Continui a fare dei sospironi e ad agitarti nel letto, vai semplicemente a dormire'" ha concluso Kerr ridendo mentre raccontava l’aneddoto. Margot in effetti non ha tutti i torti: siamo a malapena a un quarto di stagione e anche lo scorso anno i Golden State Warriors avevano un record di 9-10 dopo 19 partite, salvo poi concludere con 44-38 e un solido posizionamento ai playoff superando anche il primo turno. Certamente i problemi emersi nell’ultimo periodo non sono da sottovalutare, ma bisogna anche metterli in prospettiva — specialmente alle 2 di notte quando dall’altra parte del letto si vuole solo dormire un po’.