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NBA, Golden State: la squadra non gira, la colpa è dei titolari

NBA

La scorsa stagione il quintetto con Curry, Thompson, Wiggins, Green e Looney aveva giocato poco assieme, ma era risultato per distacco il migliore di tutta la lega. Negli Warriors sull'orlo di una crisi d'identità e risultati, però, a non girare è proprio lo starting five con le stelle e i veterani della squadra. Un problema non da poco che toccherà a Steve Kerr gestire e risolvere al più presto per rimettere in carreggiata Golden State

 

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La stagione 2022-23 dei Golden State Warriors si era chiusa tra turbolenze nello spogliatoio, una continua alternanza di risultati e l'eliminazione al secondo turno dei playoff da parte dei Los Angeles Lakers. Sulla Baia l'unica certezza lasciata da un'annata per il resto da dimenticare era rappresentata dal quintetto titolare. Tra infortuni e assenze di varia natura Steph Curry, Klay Thompson, Andrew Wiggins, Draymond Green e Kevon Looney avevano giocato insieme solo 27 partite di stagione regolare, ma nei 331 minuti trascorsi in campo erano stati per distacco il miglior quintetto di tutta la NBA con un net rating di +21.9 (al secondo posto, molto distante, lo starting five dei futuri campioni Denver Nuggets con +13.1). Durante l'estate, quindi, l'idea era quella di ripartire proprio da lì, provvedendo a modificare qualcosa nella second unit e puntando sulla buona salute dei titolari. Salute che, al netto di qualche acciacco, non è tutto sommato mancata nell'avvio della stagione 2023-24. I risultati sul parquet, però, sono stati molto inferiori alle attese.

Una questione complicata per coach Steve Kerr

Il quintetto base degli Warriors, nella prima parte della regular season 2023-24, di partite ne ha già giocate 10 (record di squadra 5-5) per complessivi 128 minuti, mandando però a referto un net rating di -10.2. Un'inversione di tendenza di quasi trenta punti che ha davvero del clamoroso. Nonostante tutto, però, coach Steve Kerr ha continuato e continua a insistere sull'assetto che, in effetti, non più tardi di 18 mesi fa aveva portato Golden State al titolo. "Credo che con la sospensione di Draymond [Green] non ci sia stata davvero la possibilità di vedere questo quintetto in azione per almeno un quarto di stagione" ha dichiarato Kerr interpellato sulla questione. "È stata un'annata strana fin qui, penso che quel quintetto abbia dei precedenti eccellenti e meriti altre opportunità". Kerr, insomma, predica pazienza, anche se nel frattempo, con il quintetto titolare in campo alla prima palla a due, nella notte è arrivata la sconfitta a Oklahoma City per 138-136 e il record di squadra dice ora 10 vittorie e 12 sconfitte, con gli Warriors addirittura fuori dalla zona play-in.

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