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NBA, 30 punti di Tatum e 23 triple a segno: i Celtics distruggono i Clippers

NBA
©Getty

Vittoria d'autorità della squadra con il miglior record NBA che a domicilio infligge ai Clippers il secondo ko consecutivo, dopo 9 vittorie in fila. Strabilianti le percentuali da tre punti degli uomini di coach Mazzulla (25/53), che pur senza Porzingis trovano una serata offensiva di altissimo livello e ora si preparano alla sfida di Natale contro i Lakers

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L.A. CLIPPERS-BOSTON CELTICS 145-108

Con fuori Kawhi Leonard da una parte e Kristaps Porzingis dall'altra, sono le due maggiori superstar sul parquet a prendersi subito il proscenio nel primo quarto: Paul George lo chiude a 12 punti, Jayson Tatum a 10 ma sono i Celtics a chiudere in vantaggio la prima frazione in virtù di un maggior volume di tiri tentati, soprattutto da tre (18 contro 8). Se nel primo quarto la mira dei Celtics dall'arco non è eccezionale (6/18), nel secondo le cose cambiano e il 9/15 da tre dei giocatori di coach Mazzulla rischia di spaccare in due la partita. Il vantaggio degli ospiti arriva fino al +21 e all'intervallo Boston è davanti ancora di 17, 68-51, guidata dai 21 punti con 7/11 al tiro di Tatum. La partita smette di esistere nel terzo quarto: i Celtics non mollano la presa, continuano a segnare da tre e il loro attacco comanda il ritmo della gara: sono già 106 i punti sul tabellone all'ultimo break, con un vantaggio di 25 punti sugli avversari che rende gli ultimi dodici minuti sostanzialmente inutili. 

Jayson Tatum resta seduto nel quarto quarto e chiude comunque con 30 punti (con 9/16 al tiro e 5/10 da tre), 24 li aggiunge Brown e 20 Holiday, ma coach Mazzulla ha anche una doppia doppia da parte di Neemias Queta (14 + 12 rimbalzi). Travolti dalle triple degli ospiti (25/53 il totale) i Clippers - pur con l'attenuante dell'assenza di Leonard - devono riflettere su una batutta d'arresto netta, la seconda in fila dopo la sconfitta a Oklahom City. I 21 punti di Paul George e i 16 con 10 rimbalzi di Zubac non bastano a rendere il ko meno amaro. 

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