A meno di un mese dall'addio ufficiale alla NBA e al ritorno in patria, dopo aver affrontato (anche pubblicamente) il baratro della depressione dentro il quale era affondato, il campione spagnolo ha chiesto - e ottenuto - il permesso di potersi allenare con la storica franchigia catalana. E per molti il ritorno in campo è solo questione di tempo
L'addio alla NBA, lo aveva lasciato intuire, non era (ancora) l'addio alla pallacanestro. Tornato nella sua Spagna, Ricky Rubio - che sta provando a superare un brutto momento personale di depressione - vuole provare a vedere se il suo amato sport può svolgere un ruolo in questo processo di guarigione. "Ho chiesto al Barcellona - senza nessun obbligo da parte loro e senza voler in alcun modo disturbare lo svolgimento della loro stagione - di potermi allenare con loro", ha scritto sul suo account X. "Voglio vedere come reagisco con un pallone in mano", ha scritto l'ex giocatore dei Cavs, che a inizio gennaio aveva pubblicamente ammesso il suo periodo buio ("La mia mente era sprofondata nell'oscurità") e contemporaneamente aveva dato addio alla NBA, scegliendo di tornare a casa per intraprendere l'ultima parte di un cammino che tutti si augurano possa riportare serenità e benessere al talento spagnolo.
Se poi questo dovesse coincidere - come in tanti danno quasi per certo - con il ritorno in campo in maglia blaugrana di Rubio, non ci sarebbe esito migliore per un periodo così difficile che un lieto fine del genere.