L'alfabeto della NBA continua e si arriva alla lettera C, che vuole dire prima di tutto Curry, Steph Curry. Protagonista assoluto degli ultimi quindici anni, Curry è uno dei giocatori più vincenti e allo stesso tempo spettacolari che si siano mai visti su un campo da basket. Dagli esordi complicati nel 2009 ai quattro titoli vinti, passando per i premi di MVP e per quel soprannome particolare affibiatogli niente meno che da Drake
È possibile rivoluzionare il gioco del basket, vincere quattro titoli NBA e due premi di MVP, diventare il più grande tiratore di sempre e allo stesso tempo venire citato in una canzone di Drake, salire sul palco con i Paramore, eccellere anche nel golf e giocare a "Forza quattro" con Barack Obama? Solo se ci sia chiama Curry, Steph Curry. La lettera C dell'alfabeto della NBA è tutta dedicata a lui, partendo da papà Dell e dagli esordi complicati nel 2009 fino ai trionfi con Golden State, passando per i tanti momenti spettacolari regalati nel corso delle partite e anche durante i suoi esercizi di riscaldamento diventati ormai un vero e proprio cult. Impossibile quindi non inserire Steph nell'alfabeto della NBA, anche perché nei libri di storia della lega il suo nome era presente già da tempo.