NBA, Joel Embiid: "Sono felice di essere fuori dalla corsa all'MVP"

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La combinazione tra il numero minimo di partite disputate imposto dalla NBA per la partecipazione ai premi individuali e il lungo stop per il problema al ginocchio ha di fatto estromesso l'MVP in carica dalla corsa verso il possibile bis. A Joel Embiid, però, l'esclusione non sembra pesare affatto, anzi. Dopo l'importante vittoria in trasferta a Miami il centro dei Sixers si è detto addirittura felice di essere fuori dai giochi

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Lo stop di quasi due mesi dovuto al problema al ginocchio sinistro è costato ai Sixers qualche posto in classifica e a Joel Embiid la possibilità di bissare il premio di MVP vinto poco più di un anno fa. Le sue statistiche individuali (34.8 punti, 10.9 rimbalzi e 5.6 assist), in teoria, hanno poco o nulla da invidiare a quelle degli altri candidati, ma anche se dovesse giocare tutte e 5 le partite rimanenti nella regular season di Philadelphia, Embiid chiuderebbe con 41 partite disputate, ben sotto la soglia minima di 65 stabilita dalla NBA a partire da questa stagione come criterio indispensabile per concorrere all'assegnazione dei premi individuali. Il diretto interessato, però, non sembra soffrire per l'esclusione, anzi. Dopo aver trascinato la squadra alla seconda vittoria in due gare dal suo rientro, il camerunese si è addirittura detto felice di non essere in lizza per l'MVP.

Un po' sul serio, un po' per scherzo

"Sono felice di non essere nella discussione su chi debba vincere l'MVP" ha dichiarato Embiid dopo la vittoria a Miami, "anche perché quella discussione è diventata tossica da troppo tempo". La stella dei Sixers, giocando un po' con il sarcasmo, ha poi aggiunto "A dire il vero quest'anno la discussione è un po' noiosa, non c'è abbastanza tossicità". "A volte è anche divertente, ma sono contento che il mio nome non sia in ballo" ha quindi chiuso Embiid, "i candidati al premio sono tutti meritevoli, ma io penso solo a recuperare la miglior condizione fisica possibile". 

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