Quella di San Antonio doveva essere una stagione tutta costruita attorno all'esigenza di far ambientare e crescere Victor Wembanyama, e così è stato. Il francese non ha affatto deluso le enormi aspettative che ne avevano accompagnato l'ingresso in NBA, anzi, ha confermato di essere a tutti gli effetti un talento generazionale. I risultati di squadra, però, sono stati deludenti e per tornare davvero grandi gli Spurs dovranno con ogni probabilità mettere mano al roster
- Che la stagione 2023-24 degli Spurs sarebbe girata attorno alla necessità di accomodare Wembanyama era stato chiaro fin dal maggio scorso, quando San Antonio vinceva la lottery con in palio la 1° scelta al Draft pià ambita dai tempi di LeBron James. In termini di risultati, però, ci si aspettava forse qualcosa in più dell'ultimo posto a Ovest
- Il record complessivo della regular season 2022-23 (22-60) era quasi identico a quello attuale, e forse con un talento come Wembanyama a disposizione e un anno di esperienza in più per il nucleo giovane della squadra qualche piccolo progresso lo si poteva ipotizzare
- Difficile isolare un momento particolarmente felice della stagione degli Spurs, perché il vero centro dell'attenzione è sempre rimasto Wembanyama con i suoi progressi e i suoi record pareggiati o infranti, tra cui spicca l'incredibile 5x5 mandato a referto contro i Lakers il 23 febbraio
- Ci sono sempre di mezzo i Lakers nei momenti decisivi della stagione di San Antonio, come nella vittoria del 15 dicembre che interrompe una striscia di 18 sconfitte consecutive che cominciava a pesare parecchio sull'inizio di regular season dei ragazzi di coach Popovich
- Un talento generazionale come se ne sono visti pochi nella storia del gioco. Il punto da cui ripartiranno gli Spurs è ovviamente Wembanyama con i suoi 21.3 punti, 10.6 rimbalzi e 3.6 stoppate di media, ma soprattutto con l'immenso potenziale mostrato durante tutta la stagione da rookie
- Con un talento come Wembanyama in squadra, la priorità a San Antonio consiste ora nel costruirgli attorno la squadra giusta. E Devin Vassell, soprattutto nella seconda metà di stagione, ha dimostrato di poter essere un'ottima spalla per il francese
- Forse è esagerato definire Jeremy Sochan una vera e propria delusione, perché l'ex Baylor sconta anche una prima parte di stagione in cui, per motivi tutt'ora alquanto misteriosi, Popovich l'ha costantemente schierato da playmaker. Di progressi rispetto all'anno precedente, però, se ne sono visti davvero pochi
- Dopo una stagione in cui era stato di fatto la prima opzione offensiva della squadra, Keldon Johnson ha fatto non poca fatica ad adattarsi alla nuova versione Wembanyama-centrica degli Spurs. Partito quasi sempre dalla panchina, Johnson ha sofferto parecchio e il suo futuro potrebbe essere altrove
- Bene ma non benissimo: i contratti di giocatori tutt'altro che centrali nel progetto tecnico come Tre Jones, Zach Collins e Keldon Johnson peseranno per circa 45 milioni di dollari sul monte salari di San Antonio, che però potrebbe usarli come merce di scambio sul mercato
- Le voci di mercato vorrebbero gli Spurs sulle tracce di Trae Young e Donovan Mitchell, stelle il cui profilo tecnico corrisponde all'esigenza di affiancare a Wembanyama subito almeno un giocatore di alto livello. Probabile quindi che il processo di maturazione della squadra venga accelerato con qualche scambio significativo che alzi il tasso di talento complessivo
- La lottery che contava gli Spurs l'hanno vinta l'anno scorso. A questo giro, in un Draft che sembrerebbe privo di prospetti clamorosi, hanno comunque il 12.5% di chiamare di nuovo con la prima scelta e il 36.6% di scegliere in top 4
- I nomi sono quelli che si trovano sul taccuino di tutte le squadre destinate a sceglierr in cima al Draft, ma l'idea più suggestiva potrebbe essere quella di affiancare a Wembanyama uno tra i due connazionali Sarr e Risacher