Al suo terzo anno sulla panchina dei Dallas Mavericks e alla sua sesta serie di playoff alla guida dei texani, Jason Kidd è finalmente riuscito a spezzare la "maledizione" delle gare-1, vincendo la prima da quando è tornato in Texas come allenatore. Il brutto rapporto dei Mavs con le prime partite delle serie però ha radici più profonde
I Dallas Mavericks hanno cominciato con il piede giusto le finali di conference, andando a vincere sul campo dei Minnesota Timberwolves con una grande prova di squadra. Guidati dai 63 punti della doppia Luka Doncic-Kyrie Irving, i Mavs sono riusciti a spuntarla nel finale di gara, facendo saltare subito il fattore campo nella serie. Non si tratta di una vittoria banale per i texani: si tratta infatti della prima vittoria in gara-1 dal 2021 a oggi (in quell’occasione vinsero a Los Angeles contro i Clippers) e solamente la seconda dal 2011 a questa parte, invertendo un trend che li aveva visti sconfitti in 12 delle ultime 13 gare-1 disputate nell’ultimo decennio abbondante.
Per Jason Kidd in particolare si tratta di una vittoria che spezza una maledizione: al suo terzo anno alla guida dei Mavs e al suo sesto tentativo è riuscito a cominciare una serie con un successo, mentre nei cinque precedenti (contro Utah, Phoenix e Golden State nel 2022, contro i Clippers e OKC quest’anno) aveva sempre aperto con un ko. Un bel modo di cominciare una serie che si preannuncia lunga e combattuta, ma i Mavs hanno le carte in regola per giocarsela e tornare alle finali NBA per la prima volta dal 2011, quando Kidd era protagonista in campo al fianco di Dirk Nowitzki.