Un mega scambio che alteri notevolmente l'aspetto del roster di Golden State - magari per arrivare all'All-Star dei Jazz - non viene escluso dall'allenatore degli Warriors: "Sono pochissimi i giocatori considerati intoccabili sul mercato. Steph Curry per noi. LeBron James per i Lakers. Su tutti gli altri si discute sempre, a ogni trattativa". Un messaggio che apre alla possibilità di uno scambio che coinvolga anche pezzi importanti del roster di Golden State
Il mercato 2024 di Golden State non ha lesinato movimenti, su tutti ovviamente l’addio a Klay Thompson ma anche l’arrivo sulla Baia di tre giocatori di un certo livello e di una certa esperienza come Kyle Anderson, Buddy Hield e De’Anthony Melton. Eppure il nome degli Warriors continua a essere nominato tra quelli delle squadre sulle piste di Lauri Markkanen, la star finlandese degli Utah Jazz. Titolare ancora di un anno di contratto, l’unico modo per mettere le mani su Markkanen è quindi quello di organizzare una trade, e in questo senso le parole recentemente pronunciate da Steve Kerr fanno pensare che l’opzione sia tutt’altro che esclusa dal front office di Golden State: “Ci sono pochissimi giocatori intoccabili nella lega, quando si parla di mercato. Steph Curry è uno di questi. Se si guarda ai Lakers, LeBron James probabilmente è un altro. Ogni squadra ha uno, al massimo due giocatori di questo tipo. Tutti gli altri possono entrare nelle varie discussioni su ipotetici scambi, perché lo scopo di tutti è migliorare la propria squadra”. Kerr non fa nomi, ma il sottotesto è chiaro: neppure Draymond Green, né tanto meno i vari Wiggins, Kuminga e altri sono da considerarsi al riparo da eventuali cessioni, se ai Golden State Warriors si dovesse presentare l’occasione di metter le mani su un giocatori di assoluto livello.
L’idea, non da oggi, è quella di massimizzare la finestra temporale di Steph Curry mettendogli al fianco giocatori che possano aiutarlo a vincere ancora, subito: a 36 anni Curry ha ancora dimostrato di essere tra i primi della classe (oltre 26 punti e 5 assist di media e quasi il 41% da tre su 357 triple segnate) ma non può essere eterno. Bisogna provare a vincere adesso, a vincere ancora, ad allungare il ciclo di vita di una dinastia già leggendaria. In tutti i modi possibili.