Non c'è solo Jayson Tatum a voler (forse) dimostrare qualcosa a Steve Kerr al via delle nuova stagione. Perché l'allenatore degli Warriors, sulla panchina di Team USA, avrebbe offerto un posto nella spedizione olimpica anche all'ala dei Nuggets, senza poi mai tener fede alla sua parola. E allora guardando Jokic "fare a pezzi" la nazionale USA, Gordon non ha nascosto un minimo di piacere
Aaron Gordon nel 2023 ha vinto un titolo NBA da protagonista. Certo, Jokic e Murray l’hanno fatta da padroni, ma contro gli Heat, in quella finale NBA, l’impatto dell’ex giocatore di Orlando era stato determinante. Se n’era accorto ovviamente anche Steve Kerr che, stando alle parole di Gordon, dopo una delle due vittorie dei Nuggets a San Francisco contro gli Warriors, aveva avvicinato l’ala di Denver per sondare il suo interesse a far parte della spedizione olimpica per Parigi 2024. “Mi era stato offerto un posto – ha raccontato Gordon al Media Day dei Nuggets – ma poi quell’offerta non si è mai concretizzata”. E non l’ha presa bene. “Ovvio che la cosa mi ha infastidito. Per cui, guardando le Olimpiadi in tv, quando vedevo Jo(kic) costringere Team USA a lottare fino all’ultimo secondo, non riuscivo a non essere contento per lui. ‘Un mio compagno di squadra li sta facendo a pezzi”, pensavo.
Alla fine però, tutto sommato, sempre forza America”, ha concluso – un po’ ruffiano – Gordon, che un messaggio a USA Basketball e a Steve Kerr ha voluto mandarlo, prima al tavolo della conferenza stampa e poi sui social, dove ha aggiunto: “Se pensate che non stia lavorando come un matto per giocare alle Olimpiadi del 2028 siete fuori strada: ho degli obiettivi, io! E non mi importa se volete vedermi fallire”.