NBA, i power rankings per la Western Conference: Oklahoma City in rampa di lancio

Le contender #1 - Oklahoma City Thunder Squadra giovane ma già estremamente efficace e con un Playoff in più nel curriculum, OKC si presenta al via della nuova stagione affamata e migliorata, e dunque candidata al primo posto della Western Conference. Perché possono vincere Perché hanno plasmato la squadra ispirandosi ai Celtics. Hanno un leader riconosciuto candidato al premio di MVP , un eccellente difensore sul perimetro , un 3 realizzatore di nome Jaylen un 4 bianco stoppatore capace di aprire il campo col tiro da tre . A questi hanno aggiunto un eccellente 'pick and roller' come Hartenstein e uno specialista tuttofare . Il tutto con il ventiseiesimo monte salary della Lega, che apre ufficialmente una finestra di 2/3 anni in cui i Thunder possono vincere il primo titolo dell’era OKC. Perché non vinceranno Presumibilmente pronti per andare in finale di Conference ma forse non ancora per una finale NBA, perché l’esperienza conta. #2 - Minnesota Timberwolves L’incognita è Julius Randle. Come si inserirà nel sistema di Minnesota? Riuscirà ad avere impatto dietro e garantire la solidità difensiva necessaria per permettere l’ultimo step alla squadra? Se è vero che senza Randle l’anno scorso i Knicks hanno letteralmente preso il volo, nel giudicare la vincitrice della trade in troppi si sono dimenticati che il prodotto di Kentucky a New York è diventato un All Nba Team. Gioca in una potenziale stagione da 'contract year' ma per trovare una ricca riconferma a Minneapolis , è necessaria almeno una finale NBA. Perché possono vincere La squadra è definitivamente nelle mani di Anthony Edwards, serio candidato MVP 2025 e con numeri in crescita da 4 anni consecutivi. Avranno rabbia e fame per il brusco stop in finale di Conference. Perché non vinceranno Randle non riuscirà ad inserirsi all’interno di un sistema che l’anno scorso ha portato i Timberwolves ad avere la miglior difesa NBA in regular season. Da valutare la tenuta fisica di Mike Conley, giunto alla diciannovesima stagione in carriera. #3 - Dallas Mavericks Klay arriva da un sistema fondato sul movimento di palla capace di mettere in ritmo chiunque, qui invece si troverà a guardare spesso Doncic e Irving 'handleggiare' in situazioni di ISO. Thompson è tiratore talmente efficace che sarà capace di adattarsi, tuttavia sarà interessante seguirne la trasformazione. Perché possono vincere Perché in attacco hanno inserito un quattro volte campione NBA che innescato dai passaggi di Doncic sarà ancora in grado di fare la differenza alimentando il potenziale miglior attacco NBA. Perché non vinceranno Se vuoi vincere ad alto livello devi necessariamente passare da una difesa di alto livello. Doncic, Irving e Thompson in campo contemporaneamente, soprattutto nei minuti finali di una gara di playoff, comportano deficit che neppure un attacco esplosivo potrà compensare. #4 - Denver Nuggets L’esempio più chiaro di come l’avvento del secondo Apron abbia condiziano il futuro di una squadra. In soli due anni hanno perso tre elementi fondamentali del titolo 2023 senza riuscire a sostituirli. Da valutare la tenuta fisica di Jamal Murray e la convivenza con Russell Westbrook, destinato a uscire dalla panchina. Perché possono vincere Nikola Jokic ha vinto 3 degli ultimi 4 MVP ed è ancora il giocatore più dominante della NBA. I primi 5 garantiscono ancora pallacanestro di altissimo livello, soprattutto in attacco. Perché non vinceranno Murray arriverà ai playoff in condizioni fisiche precarie. La rotazione è troppo corta per pensare di arrivare in fondo dopo una regular season logorante. Le outsider Tra la 5 e la 13 ad Ovest gli equilibri sono sottilissimi, per questo motivo il ranking va preso come indicativo in attesa che le prime partite ci diano alcune risposte. #5 - Phoenix Suns Tornano tutti a Phoenix, cambia solo l’allenatore, il secondo in due anni. Bud è coach esperto e proverà ad aggiustare una metà campo difensiva che negli ultimi playoff ha concesso 123 punti su 100 possessi ai Timberwolves. KD è alla penultima chiamata, per accompagnarlo al terzo titolo in carriera è necessario che Devin Booker e Bradley Beal stiano lontani dai problemi fisici ma potrebbe non bastare. #6 - Sacramento Kings DeMar DeRozan entra per Harrison Barnes, garantendo maggior talento offensivo ad una squadra che ne aveva già in abbondanza. Sarà interessante osservare la capacità di adattamento dell’ex Bulls, che a Chicago era abituato a tenere la palla in mano nel 27% dei possessi. Tantino per un sistema in cui si predilige muovere la palla. Trovare equilibrio in una squadra che dovrà creare possessi anche per Malik Monk non sarà facile, ma il potenziale è intrigante. #7 - L.A Clippers Con la partenza di Paul George verso Philadelphia e Kawhi Leonard ospite fisso dell’infermeria Clippers, James Harden dovrà dimostrare di essere ancora una star NBA capace di mettersi la squadra sulle spalle. Col ritorno di Nic Batum e la duttilità di Derrick Jones Jr il roster è ancora sufficientemente profondo. Tyronn Lue è considerato uno dei migliori allenatori NBA, in attesa scoprire le vere condizioni del ginocchio di Kawhi il poco hype nei confronti della squadra al momento è giustificato dalle partite casalinghe nel nuovo e spettacolare Intuit Dome. #8 - Memphis Grizzlies Quale versione di Ja Morant si presenterà alla facility dei Grizzlies? Il bullo a caccia di risse circondato dalle persone sbagliate o il giocatore che ci ha fatto spesso saltare sulla sedia con giocate uniche e spettacolari? La risposta a questa domanda ci dirà molto del futuro di una squadra che in era pre-sfighe era stata capace di chiudere due stagioni oltre le 50 vittorie con un core molto simile a quello attuale. A proposito di guai fisici, Jaren Jackson Jr sarà out per l’inizio della stagione. #9 - New Orleans Pelicans Con Williamson al top i Pelicans lo scorso gennaio hanno accarezzato il primo posto della Western Conference. “È ora di fare sul serio”, ha detto Zion ai microfoni media del training camp. La sensazione è che la squadra sia ancora un po’ incasinata, motivo per cui molto del futuro dei Pelicans ruota attorno al futuro di Brandon Ingram, destinato a lasciare la Louisiana entro febbraio qualora i Pels non dovessero spiccare il volo. #10 - L.A Lakers Tra podcast e telecronache JJ Redick se l’è cavata alla grande e chi vi scrive non vede l’ora di valutarlo come allenatore della squadra più difficile di tutta la NBA. La distrazione di massa ci ha portato a parlare dei Lakers solo in chiave Bronny - LeBron, ma il capitale tecnico a disposizione di Redick resta comunque di alto livello. Se riesce a metterli sulla stessa pagina, cosa che nelle ultime stagioni non è capitato spesso, il valore della squadra è potenzialmente da ritorno in finale di conference. #11 - Golden State Warriors La fine dell’era degli Splash Brothers non frena la voglia di vincere di Draymond Green, che ha promesso gli Warriors ancora ad alto livello. Steph va per i 36 e anche se le ultime due partite di Parigi sono ancora negli occhi di tutti, quel tipo di rendimento sulle 82 gare di regular season sarà impossibile da garantire anche per un fenomeno come lui. Se Kuminga giocherà da All Star, Golden State rischia di guadagnarsi ancora un viaggio in post season, e occhio a Andrew Wiggins come merce di scambio per tentare un ultimo affondo in quella piccola finestra di tempo ancora aperta per Steph. #12 - Houston Rockets Prima o poi qualcuno deve tracciare le gerarchie della squadra. Green è pronto a salire di livello, Brooks ama recitare il ruolo del villain e Sengun, prima di rompersi nel finale di stagione, ha giocato alcune settimane con cifre da MVP. Sembrano troppi e senza un vero equilibrio ma se Udoka riesce a creare il giusto ambiente i Rockets con il talento a disposizione potrebbero sorprendere. #13 - San Antonio Spurs Wemby si è presentato al training camp con una medaglia d’argento olimpica al collo e 10 kg in più di muscoli. La sua inevitabile crescita inciderà inevitabilmente sul record della squadra ed è destinato a migliorare. Se l’hardware di Chris Paul è in grado di reggere almeno 65 partite , lo stimolo di giocare al fianco del giocatore più importante dei prossimi 10 anni NBA potrebbe portare gli Spurs a traguardi inaspettati già al secondo anno di Wemby. Cooper Flagg teams #14 - Portland Trail Blazers Il talento di Simons e Sharpe fa ben sperare in prospettiva ma per i Blazers è in arrivo una stagione di transizione utile per valutare chi trattenere e chi lasciare andare . #15 - Utah Jazz Dopo aver prolungato ad inizio agosto, Laurii Markkanen si è garantito la certezza di non poter essere scambiato a stagione in corso. Qui si lavora per il futuro lanciando definitivamente Walker Kessler e Keyonte George anche se vincere a Salt Lake City non è mai facile per nessuno. Le sconfitte non garantiranno di prendere la numero 1 al prossimo draft, ma per una franchigia così riuscire a mettere la maglia Jazz sul corpo di Cooper Flagg potrebbe significare tantissimo per il futuro di Utah.