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NBA, "Addio Mutombo": sul palco del Live In di Roma il ricordo di Federico Buffa. VIDEO

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In occasione del "Live In" organizzato da Sky TG24 a Roma, Federico Ferri e Federico Buffa, la coppia normalmente protagonista di "Federico Buffa Talks, ha voluto concedere al pubblico della capitale un paio di "bonus track", come le ha chiamate il direttore di Sky Sport. E dopo la prima dedicata a Marco Tardelli, la seconda ha visto il ricordo e l'omaggio di Federico Buffa al campione della NBA recentemente scomparso

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Come "bonus track" della fortunata trasmissione "Federico Buffa Talks", nel corso del Live In di Roma organizzato da Sky TG24, l'ex voce NBA - su invito del direttore di Sky Sport Federico Ferri - ha voluto ricordare il grande campione NBA scomparso recentemente. E lo ha fatto così, partendo dagli inizi: "A 8 anni, a casa sua, a Kinshasa, va in scena l’incontro di boxe più iconico di sempre, Ali vs. Foreman. A 20 va al college negli Stati Uniti, a Georgetown, e inizialmente la borsa di studio è per meriti accademici, non sportivi. Poi l’allenatore degli Hoyas, all’epoca John Thompson, lo vede passeggiare per il campus, è 2.17, e gli fa capire che gradirebbe averlo in squadra. La borsa di studio diventa per meriti sportivi”. Perché Mutombo, ancora acerbo, in campo però sa stare, e al suo fianco c’è Alonzo Mourning: “I tifosi degli Hoyas inventano la ‘Rejection Row’: una fila di cartelli con la lettera R, una per ogni stoppata (Reject) rifilata dalla coppia –viaggiano a 6 di media a partita”. Quando diventa professionista e passa alla NBA, dice Federico Buffa, “non si dimentica da dove viene. Perché sono quattro i giocatori che hanno messo l’Africa sulla mappa della pallacanestro USA: Hakeem Olajuwon, il più grande di tutti; Manute Bol; Luol Deng e lui, ovviamente, Dikembe Mutombo”. Perché Mutombo, chiude Buffa, “è il ponte tra gli Stati Uniti e l’Africa” e oggi ancora in tanti – a partire da Joel Embiid – guardano a lui. E il suo ricordo conquista anche il Live In di Roma.