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NBA, addio a Dikembe Mutombo: l’ex Nuggets e Sixers morto a soli 58 anni

NBA

Autentica leggenda della NBA tra gli anni Novanta e Duemila, Dikembe Mutombo è morto a 58 anni a causa di un tumore al cervello che lo affliggeva da tempo. Stoppatore eccelso e personaggio mai banale, il giocatore di origini congolesi ha giocato per sei squadre diverse, vivendo le sue stagioni migliori con le maglie di Nuggets e Sixers, conquistando per ben quattro volte il premio di difensore dell’anno

La notizia iniziale risale all’ottobre del 2022, quando Dikembe Mutombo, confermando il coraggio che l’aveva sempre contraddistinto in campo, annunciava di aver intrapreso un percorso di cure per provare a trattare il tumore al cervello che gli era appena stato diagnosticato. E oggi, purtroppo, arriva invece la notizia della sua morte a soli 58 anni. Nato a Kinshasa, oggi Repubblica Democratica del Congo e poi emigrato negli Stati Uniti per frequentare il college a GeorgetownMutombo è entrato in NBA come 4° scelta assoluta al Draft del 1991. E da lì in poi per quasi vent’anni, dall’altezza dei suoi 218 centimetri, accompagnato da un’apertura di braccia persino superiore, è stato un’autentica forza della natura in difesa. Non a caso, con 3.289 stoppate in carrieraMutombo rimane ancora oggi il secondo di sempre nella specifica classifica, dietro ad un altro grande centro di origini africane come Hakeem Olajuwon.

Una vera leggenda di nome “Mount Mutombo”

Nuggets, Hawks, Sixers, Nets, Knicks e Rockets, sono queste le maglie indossate da Mutombo durante la sua lunga carriera in NBA, con Denver e Philadelphia a rappresentare probabilmente le due parentesi più significative. Otto volte All-Star e quattro volte difensore dell’anno, il congolese si è fatto conoscere soprattutto per la sua capacità di proteggere il ferro stoppando ad altezze inimmaginabili per altri. E il gesto con l’indice a indicare all’avversario che no, non avrebbe mai e poi mai potuto fare canestro, spesso accompagnato dalla battuta “Not in my house”, è diventato iconico, tanto da essere utilizzato anche in uno spot con protagonista lo stesso giocatore. Tra i primi ambasciatori del basket africano nel mondoMutombo è stato uno dei volti simbolo del programma “Basketball Without Borders” approntato dalla NBADenver e Atlanta ne hanno già da tempo ritirato la maglia numero 55, esempio che ora potrebbe venire seguito anche dalle altre squadre in cui “Mount Mutombo” ha militato.