In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

NBA, Joel Embiid torna finalmente in campo: il debutto stagionale è però una delusione

NBA

Dopo il lungo recupero dai problemi fisici che l’avevano tenuto fermo per tutta la fase di preparazione alla stagione e scontate le tre partite di squalifica per aver strattonato un cronista, nella notte Joel Embiid ha finalmente fatto il suo debutto in regular season. La prestazione offerta nella sconfitta casalinga dei Sixers contro New York, però, è stata tutt’altro che memorabile e il camerunese sembra ancora lontano dalla forma migliore 

TUTTI I RISULTATI E GLI HIGHLIGHTS DELLA NOTTE NBA

 

Condividi:

Erano passati ormai più di sei mesi dall’ultima volta in cui Joel Embiid aveva messo piede in campo con la maglia dei Sixers, perché dalla sconfitta in gara-6 della serie con i Knicks la stella di Philadelphia non era più stata in grado di aiutare i compagni. E, ironia della sorte, ad accompagnare il suo rientro in campoc’erano ancora loro, i Knicks, sempre ospiti al Wells Fargo Center di Philadelphia e di nuovo vincenti. Al contrario di quanto avvenuto lo scorso 2 maggio, quando il camerunese era in condizioni fisiche appena presentabili ma chiudeva comunque come migliore dei suoi a 39 punti e 13 rimbalzila gara del suo debutto nella nuova regular season è stata davvero deludente

Embiid e il terreno da recuperare

Nella netta sconfitta 111-99, l’ottava del disgraziato inizio di stagione dei Sixers, maturata contro Jalen Brunson e compagni Embiid è riuscito a incidere poco se non nulla. Nei 26 minuti trascorsi sul parquet, il centro di Philadelphia è apparso davvero lontano da una condizione atletica accettabile, subendo il confronto con Karl-Anthony Towns e chiudendo con 13 punti, 3 rimbalzi e 5 assist tirando solo 2/11 dal campo. Una prestazione tutto sommato prevedibile, ma comunque deludente, che non sembra tuttavia preoccupare il diretto interessato. “Si tratta solo di fiducia nei miei mezzi” ha commentato Embiid nel dopo gara, “non so quando sarò in grado di recuperarla a pieno, ma di solito si tratta di una o due partite al massimo”. La speranza, per Philadelphia, è che il pieno recupero della sua stella, almeno dal punto di vista emotivo, sia davvero veloce, perché il record di 2-8 al momento piazza i ragazzi allenati da Nick Nurseal penultimo posto a Est, mentre in vetta alla Conference quelle che dovrebbero essere le loro concorrenti sembrano correre già spedite. Di ulteriore tempo da perdere, insomma, non ne hanno né Embiid né tantomeno i Sixers, ora attesi a una trasferta alquanto impegnativa in casa dell’imbattuta Cleveland. Una trasferta in cui, almeno nelle intenzioni, Embiid vorrebbe dire la sua, ma che con buone probabilità salterà per salvaguardare una tenuta fisica già precaria.

approfondimento

Spintona un cronista, Embiid sospeso per tre gare