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NBA, Embiid perde la testa e attacca l'arbitro: due tecnici ed espulsione. VIDEO

NBA

Con tre minuti da giocare nel primo tempo, una chiamata di fallo in attacco su Wembanyama manda su tutte le furie il centro dei Sixers, che perde il controllo e protesta in maniera fin troppo accesa con Jenna Schroeder, puntando il dito addosso all'arbitro responsabile del fischio, con la quale sfiora anche il contatto fisico. Inevitabile l'espulsione, ma i 32 punti di Maxey salvano la serata dei Sixers

NON SOLO EMBIID: LA FOLLE (NON) ESPULSIONE DI DRUMMOND

Che Joel Embiid sentisse in maniera particolare la sfida diretta contro Victor Wembanyama (prima ancora che contro gli Spurs) era chiaro fin dalla t-shirt con cui aveva scelto di presentarsi all’arena – con la scritta USA sul petto, a ricordare la finale olimpica tra Stati Uniti e Francia alle ultime Olimpiadi. E fin dalla palla a due il duello tra i due è stato intenso, con il centro dei Sixers (costretto a indossare una maschera nera per via della recente frattura al setto nasale) ad avere la meglio del suo avversario di serata, stranamente fuori fase nel primo quarto (solo 1/5 al tiro con 0/3 da tre e 2 punti nei primi 12 minuti). Ma poi, con tre minuti da giocare nel secondo quarto, il fattaccio. A Embiid viene fischiato un fallo in attacco proprio su Wembanyama e il centro di Philadelphia non ci sta. Le sue proteste sono subito veementi, ma poi trascendono in un vero e proprio attacco (che resta soltanto verbale grazie all’intervento dei compagni e di coach Nick Nurse) verso Jenna Schroeder, l’arbitro responsabile del fischio di sfondamento (e anche di una precedente espulsione fantasma di Andre Drummond: prima cacciato e poi richiamato in campo, riconosciuto l'errore). Ne seguono due tecnici quasi consecutivi e l’inevitabile espulsione, che la superstar dei Sixers non commenterà nel post-partita perché lascerà l’arena senza parlare con la stampa, nonostante la vittoria dei suoi. 

La gara di Embiid finisce quindi con solo 9 punti e 3 rimbalzi in 14 minuti, con 2/8 al tiro, mentre Wembanyama – senza più l’opposizione di un avversario del genere – sfodera un secondo tempo da 17 punti per chiudere a quota 26 con 9 rimbalzi e 8 stoppate, pur senza riuscire a trascinare i suoi al successo. La spuntano infatti i Sixers trascinati da un super Maxey da 32 punti: e il primo a doverlo ringraziare è proprio Embiid. 

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