Impegnati nello Skills Challenge in rappresentanza dei San Antonio Spurs, Chris Paul e Victor Wembanyama hanno provato a sfruttare un presunto "buco" del regolamento della competizione, lanciando i palloni invece di tirarli a canestro per realizzare il miglior tempo possibile. Dopo i fischi del pubblico, però, i due sono stati squalificati dalla gara, vinta poi da Donovan Mitchell e Evan Mobley per i Cleveland Cavs
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Di cose particolari se ne sono viste tante negli anni all’All-Star Weekend, ma una controversia allo Skills Challenge mai. Eppure la serata dell’All-Star Saturday si è aperta immediatamente con una scena senza precedenti: partiti per primi nella competizione che mette in mostra le capacità dei giocatori di oggi, la coppia formata da Chris Paul e Victor Wembanyama in rappresentanza dei San Antonio Spurs ha provato a "fregare il sistema" sfruttando un presunto buco nel regolamento. Tra le varie "stazioni" da affrontare, infatti, ce n’erano tre che prevedevano tre tentativi per realizzare un canestro; invece di tirare, sia Wemby che CP3 hanno lanciato i palloni presenti sui carrelli il più velocemente possibile, arrivando così a fermare il cronometro a 47.9 secondi — ben al di sotto del minuto secco con cui Donovan Mitchell e Evan Mobley di Cleveland hanno vinto la competizione in finale contro Draymond Green e Moses Moody di Golden State. Il regolamento però dice chiaramente che "i giocatori hanno a disposizione un massimo di tre tentativi di tiro validi e possono procedere dopo un canestro realizzato o dopo aver sbagliato i tre tiri"; quelli non erano evidentemente dei tiri validi e per questo la coppia dei San Antonio Spurs — fischiata sonoramente dai tifosi presenti — è stata squalificata.
Paul allunga il record negativo e l'aneddoto raccontato da Draymond
Con questa squalifica Paul raggiunge così la bellezza di sei partecipazioni allo Skills Challenge senza mai vincere, due in più di qualsiasi altro giocatore nella storia della competizione. "Abbiamo provato qualcosa per provare a vincere realizzando il miglior tempo... è stato divertente" ha detto Paul, cercando di perorare la sua causa presso i referenti della NBA dopo la squalifica. Draymond Green ha invece fornito un retroscena curioso su quanto accaduto: "Non è stato bello vederli tirare i palloni così, ma posso dire che prima di cominciare Wemby ha chiesto almeno a cinque o sei persone diverse se poteva semplicemente lanciare i palloni invece di tirare. Mi sa che non ha chiesto alle persone giuste. Il vecchio ha seguito il rookie... e sono finiti giù da un dirupo".
Contrariamente a quanto si potesse pensare, infatti, è stato il giovane francese a pensare al piano: "Non ho rimpianti, penso ancora che fosse una buona idea" ha detto senza alcun rimorso. "Abbiamo realizzato il miglior tempo, i numeri parlano da soli". Mitchell, che inizialmente aveva reagito mostrando un pollice all'ingiù nei confronti dei due Spurs, ha poi detto: "Se non fossero stati squalificati, avremmo fatto la stessa cosa. Bisogna giocare per vincere".
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