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NBA, Curry e una data davvero speciale: il 27 febbraio regala prestazioni storiche

NBA

Introduzione

Nella notte Steph Curry ha trascinato i suoi Warriors alla vittoria sul campo di Orlando con una super prestazione da 56 punti con 12 triple segnate. E a molti non è sfuggito il fatto che la serata speciale di Steph sia arrivata il 27 febbraio, una data in cui già due volte la stella di Golden State aveva regalato performance passate alla storia, chiedere agli spettatori del Madison Square Garden e ai tifosi dei Thunder per conferme

TUTTI I RISULTATI E GLI HIGHLIGHTS DELLA NOTTE NBA

 

Quello che devi sapere

IL COMING OUT AL MADISON SQUARE GARDEN

Dodici anni dopo, nella notte Steph Curry ha evidentemente voluto rinnovare quella che è ormai a tutti gli effetti una tradizione. Una tradizione nata il 27 febbraio del 2013, quando la stella di Golden State non era ancora nemmeno lontanamente il campione affermato che è oggi e i suoi Warriors erano a due stagioni di distanza dal primo trionfo alle Finals dell’era iniziata con l’arrivo di Steve Kerr in panchina nell’estate del 2014. Allora Curry si metteva sulla mappa delle superstar NBA stregando il Madison Square Garden con 54 punti frutto di un surreale 11/13 dalla lunga distanza. La serata magica di Steph a New York, però, non bastava ai Dubs per strappare la vittoria, ottenuta dai Knicks per 109-105. Esattamente tre anni più tardi, invece, sarebbe andata decisamente meglio

IL COMING OUT AL MADISON SQUARE GARDEN

OKLAHOMA CITY E I SUPERPOTERI DI STEPH

Se la prestazione di Curry al Madison Square Garden del 2013 aveva stupito molti, quella andata in scena a Oklahoma City tre anni dopo scrive la storia. Il 27 febbraio del 2016, infatti, Golden State è reduce dal successo su Cleveland del giugno precedente ed è nel bel mezzo di una regular season in cui batterà il record di vittorie dei Bulls del 1996 chiudendo con un record di 73-9. I Thunder, per contro, con le loro due stelle Kevin Durant e Russell Westbrook sono fortissimi candidati a detronizzare gli Warriors, tanto che poi le due squadre si ritroveranno in una finale di Conference tiratissima. E tiratissima è anche la sfida del 27 febbraio, che Golden State vince con una tripla da metà campo di Curry sulla sirena del tempo supplementare. Si tratta del tiro diventato leggenda con il doppio ‘bang!’ urlato da Mike Breen nella telecronaca americana, e che suggella la prestazione da 46 punti con 12/16 da tre di Steph

OKLAHOMA CITY E I SUPERPOTERI DI STEPH
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STEPH E LA SUA DISNEYLAND PERSONALE

Premendo il tasto ‘avanti’ per nove anni, si arriva alla prestazione regalata da Curry nella notte. Ovviamente arrivati a questo punto né lui né gli Warriors hanno più nulla da dimostrare, anche se l’arrivo di Jimmy Butler a metà stagione ne ha rilanciato le ambizioni. Così i ragazzi di Kerr si trovano in trasferta sul campo di Orlando, dove serve strappare una vittoria per continuare a scalare posizioni nella classifica dell’Ovest. E a sollevare di peso la squadra ci pensa Steph, che celebra il 27 febbraio, forse a questo punto il suo giorno preferito del calendario, con una performance da 56 punti, di cui 22 arrivati nel decisivo 3° quarto, e 12/19 da tre

STEPH E LA SUA DISNEYLAND PERSONALE
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