Prestazione da sogno di Giovanni De Gennaro che con una manche impeccabile in finale (88.22 senza penalità) nelle acque di Vaire-sur-Marne conquista l'oro dodici anni dopo Daniele Molmenti, oggi suo direttore tecnico. "Medaglia dedicata al mio allenatore Gianni, scomparso 10 anni fa in un incidente in canoa: mi ha fatto innamorare di questo sport". Per l'Italia è la quarta medaglia di sempre in questa specialità, la terza d'oro
Dodici anni dopo Daniele Molmenti l'Italia torna a trionfare alle Olimpiadi nello Canoa Slalom K1 grazie a Giovanni De Gennaro. Il canoista bresciano ha vinto la medaglia oro nello stadio nautico di Vaire-sur-Marne dominando la finale grazie a una prestazione impeccabile: 88.22 senza alcuna penalità, una gara di valore assoluto dopo una semifinale chiusa all'ottavo posto. De Gennaro non ha commesso sbavature, battendo di misura il francese Titouan Castryck (88.42), medaglia d'argento, e lo spagnolo Pau Echaniz (88.87 con due secondi di penalità), medaglia di bronzo. Per De Gennaro si tratta della prima medaglia olimpica alla terza partecipazione ai Giochi. Per l'Italia è la quarta medaglia nella storia, il terzo atleta sul podio dopo Pierpaolo Ferrazzi (oro a Barcellona 1992 e bronzo a Sydney 2000) e Daniele Molmenti (oro a Londra 2012), oggi direttore tecnico della Nazionale.
"Emozione che ho sempre sognato"
"E’ un’emozione che ho sempre sognato -ha detto De Gennaro a Sky Sport, una volta tornato a Casa Italia– Ora la sento e mi riempie dentro, mi fa star bene. È stata una giornata che ricorderemo per tanto tempo. Lo sognavo da Tokyo, oggi sono riuscito a realizzarlo, entrando in un’elite che ho sempre ammirato. Portare un oro all’Italia è davvero fantastico, non pensavo l’avrei più provato dopo che a Tokyo era andata male”. Per De Gennaro c'è una dedica speciale al suo primo allenatore, scomparso 10 anni fa: "Cosa mi ha emozionato dopo l’oro? La commozione dei miei genitori e dei miei amici, sapevano che questa medaglia la volevo dedicare al mio allenatore Gianni, che ci ha lasciato 10 anni fa in un incidente in canoa. Mi ha cresciuto, arrivare fin qui e innamorare di questo sport. Sapevano quanto ci tenessi a fargli questa dedica, tutti sapevano che era per lui ed è stato un momento molto emozionante per me”. Poi un pensiero per la judoka Alice Bellandi, pure lei medaglia d'oro e originaria del bresciano: "È di Roncadelle, il mio stesso Paese nel bresciano, è una bella storia".