Azzurre che proveranno ad ottenere risultati positivi soprattutto contro Scozia e Galles, in un torneo che sarà verosimilmente deciso all’ultima giornata nella sfida tra le rivali di sempre di Francia e Inghilterra. Sarà, inoltre, la manifestazione che dovrà preparare e rodare le squadre nell’ottica della prossima Coppa del mondo in Nuova Zelanda il prossimo autunno
Dopo i due tornei maschili, seniores e under 20, è il mese di chiusura dei tre tornei Sei Nazioni, con la manifestazione femminile che incomincerà nel prossimo fine settimana e che vedrà le Azzurre debuttare nella città più italiana di Francia, Grenoble, contro le transalpine, favorite per la vittoria finale e che, come ormai da tradizione, si giocheranno il tutto per tutto all’ultima giornata contro le rivali dell’Inghilterra. Due le sfide casalinghe, il 3 e il 23 aprile contro Inghilterra e Scozia che si disputeranno allo Stadio Sergio Lanfranchi di Parma, mentre le altre trasferte saranno il 10 aprile al Musgrave Park di Cork contro l’Irlanda e il 30 aprile all’Arms Park di Cardiff contro il Galles, uno dei due match da non fallire assieme a quello con la Scozia dai quali potrebbero arrivare le maggiori soddisfazioni per le ragazze toste della palla ovale nostrana.
Format completo, periodo separato
Format rivoluzionario, che segue la falsariga di quello d’emergenza dello scorso anno, disputato in una finestra diversa rispetto a quello maschile, ma stavolta nella versione standard con tutte le sfide (nell’ultima edizione si disputò una sorta di doppio girone più finale in base al posizionamento). Andrea Di Giandomenico, CT azzurro, al tredicesimo Women’s Six Nations, ha analizzato il torneo che sta per prendere il via: “Stiamo attraversando una stagione particolare, da tempo è così. Quest’anno abbiamo a calendario anche la Coppa del mondo, proiettando lontano i nostri impegni, e il Sei Nazioni si conferma un appuntamento fondamentale”.
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Partenza shock contro le due favorite
“Nelle prime due partite incontreremo Francia e Inghilterra – continua l’ex mediano di apertura di origini aquilane -. Squadre in ottima forma, entrambe hanno recentemente battuto la Nuova Zelanda: si tratta di partite molto sfidanti dal punto di vista tecnico, fisico e strategico, ma proprio questo genere di confronto ci ha fatto crescere negli anni. Tutte le squadre che affronteremo saranno di altissimo livello, e affrontiamo la manifestazione con lo stesso spirito, focalizzati sulla prestazione, poi – come sempre - il campo darà le risposte relative al nostro lavoro. Abbiamo una grande opportunità nell’avere giocatrici duttili, possiamo riconoscerci in un gioco polivalente, che è uno degli obiettivi del nostro lavoro – la varietà è sempre una ricchezza, e un’arma in più”.
Manuela Furlan, pronta per un altro Championship
Concetti rafforzati poi dalle parole del capitano Manuela Furlan, con 81 caps una delle veterane del gruppo che debutterà in Francia nel fine settimana.
“E’ sempre un’emozione e un un onore vestire questa maglia, così come ricoprire il ruolo di capitano – ha detto l’estremo del Villorba Rugby -. Sarà un torneo che ci metterà alla prova, ci stiamo preparando da tempo per questo, a livello tecnico e di gruppo. Scendiamo sempre in campo per onorare la maglia e dare il massimo per rappresentare l’Italia. Estremo o ala? Il mio ruolo preferito è il secondo, ma come estremo mi trovo completamente a mio agio e non ho una predilezione per uno dei due ruoli”.