Francia sconfitta a Bayonne 12-24. Dopo l'avvio shock delle transalpine con la meta sotto i pali di Romane Manager, le Red Roses si ancorano al pacchetto di mischia e chiudono il primo tempo avanti 7-21. Poker consecutivo per le ragazze di Simon Middleton
Undicesimo successo da quando esiste la formula attuale del Sei Nazioni femminile, con l'ingresso nel 2007 dell'Italia, per l'Inghilterra, il nono con Grande Slam senza alcuna sconfitta.
Le ospiti subiscono all'inizio la meta di Romane Menager, che arriva a tutta velocità servita da Laure Sansus e regala il vantaggio iniziale alle Bleues, segnando appena la terza marcatura pesante incassata dalle albioniche nella kermesse.
Prive di capitan Sarah Hunter, infortunata, le inglesi non difettano tuttavia di leadership, trovando la reazione con le avanti, in netta superiorità rispetto al pacchetto di mischia francese. Da tre drive nascono la doppietta di Sarah Bern e la meta di Abbie Ward che portano le Red Roses al riposo avanti 7-21, nonostante i continui ma poco efficaci assalti nel finale delle tricolori.
L'Inghilterra, che non perde dalla sfida tra le due compagini nel 2018 a Grenoble e insegue sempre più da vicino il record di vittorie consecutive delle Black Ferns, nella ripresa marca 3 punti con Emily Scarratt, che poi salva una meta quasi fatta con un placcaggio importante su Emilie Boulard. La Francia riesce a trovare la consolazione di diventare l'unica squadra in grado di marcare due mete nel torneo 2022 contro l'Inghilterra, varcando la linea ancora con Annaelle Deshaye, e di costringere le biancorosse per la prima volta a non ottenere il punto di bonus offensivo.
Lark Davies viene premiata quale player of the match, mentre Emily Scarratt, dopo la soddisfazione dei 100 caps in nazionale nella "sua" Leicester domenica scorsa contro l'Irlanda e i gradi di capitano nella sfida decisiva, corona l'ennesimo torneo da protagonista come miglior marcatrice, con un totale di 39 punti segnati.
Laure Sansus si consola con 6 mete e un Sei Nazioni che l'ha vista tra le migliori in assoluto.
L'Inghilterra alza il trofeo e si conferma prima potenza del rugby femminile con un occhio già rivolto alla prossima Coppa del mondo autunnale in Nuova Zelanda.