Safin ko a Parigi: la sua carriera finisce contro Del Potro

Tennis
Safin, ex numero uno del mondo, ha deciso di chiudere la sua carriera di tennista
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Il russo, ex numero uno del mondo e vincitore di due tornei del Grande Slam, si è congedato dal tennis con la sconfitta subita nell'Atp di Parigi-Bercy dall'argentino Del Potro. Grandi applausi e momenti di commozione tra il pubblico francese

La carriera di Marat Safin è finita. Il russo si è congedato dal tennis con la sconfitta subita nel secondo turno del torneo Atp di Parigi-Bercy. Safin è stato battuto dall'argentino Juan Martin Del Potro, che si è imposto per 6-4, 5-7, 6-4 in 1h57'. All'inizio dell'anno, il 29enne Safin aveva annunciato che la stagione 2009 sarebbe stata l'ultima nel circuito Atp. Alla fine della partita di oggi, Del Potro ha invitato il pubblico a dedicare un'ovazione all'ex numero 1 del mondo e successivamente si è seduto accanto a Safin.

Dopo la chiacchierata tra i due tennisti, è stato proiettato un video di 12 minuti realizzato dalla federtennis francese. Il filmato ha celebrato i momenti più importanti della carriera di Safin. Il russo, visibilmente commosso, ha lasciato il campo 'scortato' da alcuni colleghi: il serbo Novak Djokovic, il francese Gilles Simon, il croato Ivo Karlovic e lo spagnolo Tommy Robredo. In carriera Safin ha vinto 15 tornei. Due i titoli del Grande Slam: US Open del 2000 e Australian Open del 2005.

"Oggi metterò tutti i miei ricordi, tutte le mie vittorie e sconfitte in una piccola scatola: si è chiusa una porta, ma spero che se ne aprirà un'altra", ha detto il russo durante una cerimonia alla fine del match in cui ha ricevuto un premio. Cerimonia a cui hanno partecipato diversi tennisti attuali e del passato, tra cui Marc Rosset, Younes El Aynaoui e Albert Costa. "E' una sensazione speciale vedere Younes, Marc e Albert qui. Ci siamo divertiti molto insieme. Per me significa molto che loro siano venuti qui a salutarmi". Nel suo ultimo match Safin ha divertito i parigini con uno stile di gioco perfetto, con terrificanti colpi dal fondo e tocchi deliziosi a rete, non dimenticando a casa il suo carattere forte e le sue racchette scaraventate per terra. Alla fine del match il pubblico francese gli ha tributato una standing ovation, a cui ha partecipato sportivamente anche del Potro.

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