Doping, squalificati i tennisti Nicolas Jarry e Robert Farah

Tennis
Nicolas Jarry @Getty
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L’ITF ha annunciato di aver provvisoriamente squalificato Jarry  perché risultato positivo a un controllo effettuato il 19 novembre scorso durante la fase finale della Coppa Davis a Madrid. Farah non potrà partecipare agli Australian Open

Arrivano due squalifiche provvisorie nel tennis per doping. Succede nella settimana che ha dato il via al primo Slam dell’anno: si tratta del cileno Nicolas Jarry e del doppista colombiano Robert Farah. L’ITF ha infatti annunciato di aver provvisoriamente squalificato Jarry  perché risultato positivo a un controllo sulle urine effettuato il 19 novembre scorso durante la fase finale della Coppa Davis a Madrid. C’erano tracce di due sostanze anabolizzanti (ligandrol e stanozololo), proibite dalla Wada, solo nel secondo campione di urina. Dopo l’accusa di violazione del 4 gennaio 2020, la provvisoria squalifica per il numero 78 del Ranking è scattata, come da regolamento, il 14 gennaio.


Sui social è arrivata anche la reazione di Jarry: “Vorrei farvi sapere che non ho mai assunto deliberatamente o volontariamente sostanze vietate nella mia carriera e sono totalmente contrario al doping”. Il giocatore spiega anche che deve aver assunto involontariamente le sostanze attraverso un multivitaminico di fabbricazione brasiliana che il suo medico garantiva privo di sostanze dopanti. Nelle righe finali del post si legge che il cileno è al lavoro con i suoi legali per dimostrare la sua innocenza.

Per Robert Farah ci sarà l’impossibilità di partecipare agli Australian Open dove con il connazionale Juan Sebastian Cabal aveva raggiunto la finale nel 2018. I due sono la prima coppia colombiana ad aver vinto uno Slam (Wimbledon e Us Open 2019) e il secondo duo sudamericano a diventare numero 1 del Ranking. Nel caso di Farah la sostanza dopante sarebbe la "Boldenona", un integratore venduto in Colombia dietro prescrizione veterinaria, molto usato negli allevamenti per la carne bovina. “La Boldenona è presente in 59 prodotti per uso veterinario”, si legge, infatti, nel comunicato del Comitato Olimpico Colombiano (COC) che annuncia la squalifica. Il colombiano è risultato positivo a un controllo a Cali il 17 ottobre 2019.

In un messaggio su Twitter ai tifosi, sottolinea come la frequente presenza di questa sostanza nella carne distribuita in Colombia può falsare i risultati. Si dice dispiaciuto di non poter partecipare allo Slam per cui si stava preparando da dicembre e che con il team è al lavoro per dimostrare di essere innocente.