Il coach di Sinner ha parlato in conferenza stampa anche del caso clostebol: "Finora non è stato semplice, il merito va tutto a Jannik perché va in campo con il peso di questa situazione. Penso che non meriti nessuna squalifica, lui ha fatto tutto quello che poteva fare"
"Una delle vittorie più belle e speciali, la metto sullo stesso piano dei due Slam". Parla così Simone Vagnozzi, coach di Jannik Sinner, dopo il trionfo del n. 1 al mondo alle Atp Finals di Torino. L'ennesima perla di una stagione indimenticabile per l'altoatesino, segnata, però, anche dal caso clostebol. In conferenza stampa Vagnozzi si è espresso in merito, in attesa dell'udienza al Tas di Losanna dopo il ricorso della Wada: "Penso che Sinner non meriti nessuna squalifica - ha spiegato l'allenatore marchigiano - Lui ha fatto tutto quello che poteva fare. Non ha fatto niente di male, non ha fatto nessun errore e non poteva evitare quella cosa. Fin quando abbiamo l'opportunità di giocare ci concentriamo sul prossimo torneo. Adesso ci sarà Malaga dove arriverà carico per riportare a casa l'insalatiera. Poi ci sarà da fermarsi un po', ricaricare le pile e prepararsi per arrivare al meglio agli Australian Open".
"Non ha nulla da rimproverarsi"
Trionfi che si uniscono alla forza psicologica di Sinner come sottolineato da Vagnozzi che ha raccontato gli ultimi mesi: "Finora non è stato semplice - ammette - Il merito va tutto a lui perché va in campo con il peso di questa situazione. Noi potevamo aiutarlo a vivere questo momento nel miglior modo, parlarne il meno possibile e concentrarci su ciò che possiamo controllare come andare in campo, allenarsi e preparare bene le partite. Il nostro aiuto è stargli vicino e ricordargli che non ha fatto niente di male e non ha nulla da rimproverarsi".
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"La sua eccezionalità è la voglia di migliorare"
Vagnozzi ha poi parlato della voglia di Sinner di migliorarsi, esemplare per i più giovani: "L'eccezionalità sua è quello che non vedete, quello che è fuori dal torneo, come va tutti i giorni in allenamento, come sta attento a quello che gli viene detto. Ha una voglia dentro di arrivare il più in alto possibile e non vuole aver rimorsi, non si accontenta mai, è sempre sul pezzo. Non è facile trovare tanti ragazzi così dediti a questo sport".