In un'intervista rilasciata alla CBS il campione serbo ha raccontato il suo rapporto con Nadal e Federer ("C'è grande rispetto, ma non siamo amici"), dei suoi programmi futuri ("Adoro vincere, mi ritirerò quando i giovani inizieranno a prendermi a calci...") e chiarito la sua posizione sui vaccini ("no so né pro, né contro, sono per la libertà di decidere"
Novak Djokovic si confessa a ’60 Minutes’, storico programma della CBS. Nella notte italiana andrà in onda integralmente, ma intanto ecco le prime anticipazioni, a cominciare dal suo rapporto con Rafael Nadal e Roger Federer: "Non siamo amici, ma rivali. È difficile come atleti stare vicini e condividere alcuni aspetti personali o debolezze che poi potrebbero essere usati contro noi stessi. Abbiamo condiviso il palco per così tanti anni e sempre con grande rispetto, almeno da parte mia nei loro confronti. Spero che un giorno, quando calerà il sipario, potremo sederci, parlare e riflettere insieme. Sarebbe fantastico"
"Ritiro? Quando i giovani mi prenderanno a calci nel sedere"
Detentore di 24 Slam in carriera, 8 titoli alle Atp Finals, l’ultimo conquistato a novembre scorso, e n.1 di fine stagione per la settima volta in carriera, Djokovic non è ancora sazio: "Adoro vincere. Sono ispirato e motivato dai record. Ritiro? Quando i giovani inizieranno a prendermi a calci nel sedere vorrà dire che sarà arrivato il momento di pensarci su. Ma per ora non succede...".
"Non sono no vax"
Djokovic infine è tornato sul tema delle vaccinazioni, per chiarire la sua posizione che tanto ha fatto discutere durante la pandemia Covid, costandogli anche la partecipazione a diversi tornei: "Non sono no vax e nemmeno pro vax. Sono solo a favore della libertà di decidere".