Divino Jannik: il suo primo compleanno sull'Olimpo del tennis

Secondo il Vangelo di Luca, Gesù iniziò la sua predicazione - e così i miracoli che accompagnavano le varie parabole - "quando ebbe circa trent'anni". Diego Armando Maradona - pur sempre una sorta di Dio per chi del calcio ne fa una religione - sollevò la Coppa del Mondo all'Azteca al quarto di secolo inoltrato. Dal canto suo - se proprio vogliamo perseverare in questo 'volgare' Itinerarium mentis in Deum - Dante si cimentò nella Divina Commedia sulla soglia dei 40 , mentre Leonardo da Vinci porta a compimento L'Ultima Cena a 36 anni e la Gioconda in un'età compresa tra i 50 e i 60. Andava per i 30, Mozart, ai tempi delle Nozze di Figaro e anche i Pink Floyd compongono The Dark Side of the Moon che Waters, Mason, Wright e Gilmour viaggiano tutti sulla trentina . Stessa sorte per Marlon Brando al suo primo Oscar per Fronte del porto . Tennisticamente parlando, poi, Novak Djokovic - ed è qui che, forse, volevamo arrivare - diventa il numero uno a 24 anni passati: né lui, tantomeno i grandi protagonisti della storia sopraelencati, possono, dunque, vantare il privilegio di aver soffiato sulle candeline con la scritta "The best" sulla torta del loro 23° compleanno come Jannik Sinner. Capitò - ça va sans dire- a Federer: ma l'azzurro potrà sempre raccontare ai nipotini di aver trionfato a Melbourne con 12 giorni d'anticipo sul suo idolo. Già. E come non sussistono prove che all'Ospedale cantonale di Basilea la scelta ricadde su Roger per via di una passione della signora Lynette per 007, all'epoca interpretato da Roger Moore . Allo stesso modo, non siamo in possesso di informazioni riservate sul suo 'erede' sportivo: sappiamo che a Sesto Pusteria c'è una stazione meteorologica, ma non un ambulatorio di ostetricia; per questo, il 16 agosto del 2001 Siglinde Sinner dà alla luce il piccolo Jannik nella vicina San Candido, ai piedi del sentiero dolomitico che s'inerpica sulle Tre Cime di Lavaredo, nella parte più orientale del Trentino-Alto Adige. Sul nome, che non proviene dai nonni non possiamo far altro che affidarci rispettosamente all'etimologia e a quello che dovette significare per i suoi genitori, ormai rassegnati all'idea di non potere avere figli: "un dono del Signore", dall'ebraico Yochanàn . Un angioletto, con il cognome da 'diavolo': ma che lo rende più umano... Perché dal Proto-Germanico säänder al Normanno synnere la sostanza non cambia, la radice linguistica non perdona: sinner uguale "peccatore". In linea, d'altronde, con i 'nati famosi' del 16 agosto . Un giorno che ha partorito - oltre a Don Bosco, che 'compensa', grazie al cielo - due rinomati 'eretici' della cultura contemporanea: Madonna e Charles Bukowski . La regina del pop ci ha pure titolato una canzone: I'm a Sinner, l'ennesimo inno blasfemo della sua produzione, ma che non scandalizza più, distante anni luce dall'immorale spirito degli esordi che animava Like a virgin. Il brano che, per tornare al giochino degli 'exploit' dei predestinati, la proiettò - seguita a ruota da Material girl - nell'Olimpo musicale planetario: correva il 1984, a 26 anni suonati. Non che siano mancati i casi in cui mostri sacri dell'arte, della letteratura, del cinema, della musica, raggiunsero la vetta già in età prematura, coetanei o anche più giovani dell'altoatesino . Michelangelo, ad esempio: scolpisce la Pietà poco più che ventenne e la struggente opera marmorea conservata a San Pietro gli sarebbe bastata per l'immortalità. Identico il percorso di Giacomo Leopardi, che scrisse la poesia delle poesie, L'infinito, tra i 20 e i 22 anni. Stessa genesi avrà The end, il capolavoro apocalittico dei Doors e Yesterday dei Beatles: nel 1965 Paul McCartney e John Lennon 'ballavano' tra i 23 e i 24. E allora, Valentino Rossi? Vinse il suo primo Mondiale in 500 a 22 anni e 10 mesi, più 'anziano' di qualche ora del Sinner number one. Idem, per la principessa-cenerentola Audrey Hepburn, Oscar e Golden Globe come migliore attrice protagonista in Vacanze romane: e la sua favola era appena cominciata.