Mattia Bellucci, chi è il tennista in semifinale all'Atp Rotterdam

Tennis

Introduzione

Ha iniziato con papà Fabrizio nel campo del suo condominio a 4 anni e da quel momento non ha mai posato la racchetta. È la storia di Mattia Bellucci, semifinalista a Rotterdam dopo aver battuto Medvedev e Tsitsipas, prime vittorie in carriera contro top 20. Mancino classe 2001, allenato da Fabio Chiappini, Mattia è cresciuto seguendo in tv l'idolo Rafael Nadal. Sabato la sfida a De Minaur in diretta alle 15 su Sky Sport Tennis e in streaming su NOW

 

BELLUCCI-TSITSIPAS, HIGHLIGHTS

Quello che devi sapere

I primi passi con papà Fabrizio

  • Nato a Busto Arsizio il 21 giugno 2001, Bellucci gioca a tennis da quando aveva 4 anni. I primi passi con papà Fabrizio, maestro di tennis. Prima nel campo da tennis del suo condominio, poi nel circolo dove il padre allenava. "Devo essergli grato perché mi ha aiutato tanto - raccontava Bellucci a Sky Sport a dicembre 2022 - La stabilità che ho raggiunto poi con il tempo è stata grazie a mia mamma". "Mattia è sempre stato un ragazzo pieno di energie, non voleva mai uscire dal campo" ha spiegato, invece, papà Fabrizio;
  • Un legame profondo con la sua Castellanza, comune d'origine di poco meno di 14.000 abitanti a pochi chilometri da Busto dove Bellucci è cresciuto fino ai 18 anni. Da una parte gli studi al liceo linguistico Fermi, dall'altra gli impegni in campo tra allenamenti e tornei junior. 

I primi passi con papà Fabrizio

La MXP Tennis e Fabio Chiappini

  • La fase di cambiamento (che coincide anche con la svolta e la sua crescita) arriva a metà 2021. Dopo un periodo di allenamento con Alessandro Da Col, Bellucci si sposta alla MXP Tennis Academy da Fabio Chiappini. 
  • "All'inizio mi sono messo le mani nei capelli, non sapevo da dove iniziare - raccontava il coach a dicembre 2022 - Lo conoscevo già: aveva un grande talento, ma sconclusionato. Dalla sua confusione ho iniziato ad aggiungere degli aspetti che hanno tirato fuori quella sua "creatività malsana" e abbiamo messo ordine. Con lui bisogna andare sempre sulla sfida, sul gioco"..
  • L'accademia alle porte di Varese si rivela il trampolino di lancio del mancino lombardo, ancora oggi seguito da Fabio Chiappini e Paolo Moretti

La MXP Tennis e Fabio Chiappini

L'idolo Nadal e il soprannome Mowgli

  • Bellucci ha sempre avuto un idolo: Rafael Nadal. Un amore nato nel 2007, vedendo la partita dello spagnolo a Miami contro Juan Martin Del Potro. Da quel momento fascetta in testa e racchetta davanti alla tv per tifare il mancino di Manacor. Tra i tennisti stimati e studiati da Mattia ci sono anche David Goffin e Yoshihito Nishioka
  • La superficie preferita di Bellucci è il cemento e il suo coach Fabio Chiappini l'ha soprannominato Mowgli. "Lui a livello motorio è fantastico - raccontava - All'inizio l'abbiamo chiamato mowgli perché salta, corre, ha una reattività pazzesca e vede prima tutto rispetto agli altri".

L'idolo Nadal e il soprannome Mowgli

I due Challenger consecutivi vinti

  • La prima data indimenticabile nella carriera di Bellucci è il 16 ottobre 2022, giorno del trionfo al Challenger di Saint-Tropez, il primo in carriera. Mattia parte dalle qualificazioni, entra in tabellone, batte giocatori esperti come Grenier, Rodionov e Caruso e in finale supera Matteo Arnaldi con un doppio 6-3.. Una straordinaria coincidenza perché Bellucci aveva battuto Arnaldi anche in una finale dei campionati italiani Under 13.
  • Da Saint-Tropez a Vilinius, sette giorni dopo il lombardo trionfa anche in Lituania, battendo in finale il turco Ilkel dopo aver perso il primo set 6-1. Due Challenger consecutivi vinti, il più giovane italiano a riuscirci da Stefano Pescosolido nel 1991

I due Challenger consecutivi vinti

L'ascesa nel circuito maggiore e l'ingresso in top 100

  • Bellucci debutta nel circuito maggiore a gennaio 2023 agli Australian Open, entrando in tabellone dalle qualificazioni grazie a due derby consecutivi vinti, contro Passaro e Darderi. Al primo turno Mattia lotta, ma si arrende al francese Bonzi in quattro set. Il 2023 prosegue tra i Challenger (con il trionfo a Cassis a settembre), il 2024 regala il salto tra i "grandi". La svolta da maggio con gli Slam, grazie all'ingresso in tabellone al Roland Garros e Wimbledon. Poi le prime vittorie Atp, al torneo di Atlanta contro l'austriaco Vukic e il francese Mannarino
  • Il 2024 è anche l'anno dell'ingresso in top 100. Un traguardo che per tanto sembrava un tabù per Mattia, sempre a ridosso delle prime cento posizioni del ranking Atp, ma grazie a uno straordinario lavoro nella seconda parte della stagione (una vittoria agli US Open e le qualificazioni a Tokyo e Shanghai) entra in top 100 con la semifinale al Challenger di Kobe

L'ascesa nel circuito maggiore e l'ingresso in top 100

L'exploit a Rotterdam

  • L'anno di Mattia inizia male con la sconfitta nelle qualificazioni agli Australian Open, ma a Rotterdam arriva la svolta. Parte dalle qualificazioni ed elimina gli olandesi Boogaard e Brouwer, poi l'esordio in main draw contro la wild card di casa Mees Rottgering, 17enne n. 1 del ranking junior. Bellucci non brilla, ma vince. Contro Medvedev al 2° turno, però, è un altro Mattia: 6-3, 6-7, 6-2 e prima vittoria in carriera contro un top 20. Due giorni dopo il bis con Tsitsipas, liquidato con un netto 6-4, 6-2. È la prima semifinale in carriera nel circuito Atp
  • Un torneo da favola che regalerà un nuovo best ranking all'azzurro: virtualmente è n. 68 della classifica mondiale (24 posizioni guadagnate), ma in caso di vittoria in semifinale contro De Minaur entrerebbe tra i primi 60 al mondo

L'exploit a Rotterdam

"Testa libera, così batto avversari incredibili"

Piedi per terra e mente libera, è questa la ricetta di Bellucci: "All'inizio non mi sono divertito molto, poi ho cambiato atteggiamento ed è andata bene - ha raccontato dopo la vittoria con Tsitsipas - Ho lavorato tanto, anche durante le partite, con il mio coach. Mi diceva di essere più libero e pensare poco, ora sta funzionando. Sto affrontando avversari incredibili, non sempre mi sento all'altezza. L'obiettivo è andare avanti e fare sempre un passo in avanti".