Francesca Piccinini si ritira dalla pallavolo: una carriera da leggenda. FOTO
L'ex capitana della Nazionale ha annunciato il ritiro dalla pallavolo, dopo una carriera inimitabile: oro Mondiale ed Europeo con l'Italia, 5 scudetti e 7 Champions League con i club, ma anche una icona di bellezza, protagonista di tante copertine e amatissima sui social
RITIRO BIS. Stavolta non torna indietro. Francesca Piccinini aveva già lasciato la pallavolo nel settembre del 2019, tornata in campo nel gennaio del 2020 accettando la proposta di contratto di Busto Arsizio. "Non ci ho dormito la notte - ha dichiarato al Corriere della Sera - è difficile staccarsi dalla vita che ho fatto per quasi 30 anni e sognavo da quando ne avevo 8. Ora cercherò di capire. Busto mi ha chiesto di restare a far parte del progetto: in quale ruolo, si vedrà".
7 CHAMPIONS. Alta 1,85, nel 1993-94 viene ingaggiata dalla Pallavolo Carrarese, in Serie A1: debutta in campionato appena 14enne, il 7 novembre 1993 contro l'Olimpia Teodora di Ravenna. In carriera - con i club - la 42enne schiacciatrice toscana conquisterà cinque scudetti, quattro Coppe Italia e 7 Champions League, l'ultima nel 2019 con la maglia del Novara.
SUL TETTO DEL MONDO. A 23 anni è già al top, eccola a Berlino nel 2002 con l'Italia di Marco Bonitta campione del mondo, capace di battere in finale gli Stati Uniti.
LE AZZURRE MONDIALI. Le italiane ci regalano il primo - e unico, finora - oro ai Mondiali. Con la Picci c'erano Simona Rinieri, Elisa Togut, Manuela Leggeri, Sara Anzanello, Paola Paggi, Darina Mifkova, Rachele Sangiuliano, Leo Lo Bianco, Valentina Borrelli, Anna Vania Mello e Paola Cardullo.
PASSERELLA D'ORO. E Francesca - insieme alla compagna e amica di sempre Paola Paggi - porta la medaglia conquistata a Berlino in passerella, per una sfilata di Laura Biagiotti.
OLIMPIADI. Nel palmarès di Francesca manca la medaglia olimpica, l'Italia non si è mai spinta oltre i quarti ai Giochi. A Tokyo non ci sarà, eppure era stato uno dei motivi che l'aveva spinta ad accettare l'offerta di Busto Arsizio prima che la rassegna olimpica venisse posticipata di un anno: "Si vede che era destino - ha aggiunto nell'intervista al Corriere - alle Olimpiadi tiferò Italia con tutte le mie forze".